Dal Gruppo PD Calabria
«Una grande festa democratica, con una grande partecipazione, che pone il Partito Democratico come punto di riferimento per la Calabria, per le aree interne e per i tantissimi calabresi che non si riconoscono in questo centrodestra populista e antimeridionalista, che ha dimenticato completamente i ceti più deboli.»
Lo afferma Mimmo Bevacqua a margine degli Stati Generali della montagna organizzata dal PD calabrese a Mormanno, che hanno registrato la partecipazione della segretaria nazionale Elly Schlein e di buona parte dei vertici nazionali del partito.
La segretaria ha incontrato il gruppo del PD in Consiglio per un confronto sulla situazione calabrese e ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro svolto fin qui nell’opposizione al governo Roberto Occhiuto e per le iniziative messe in campo sul territorio. Un’azione difficile, come ha riconosciuto la stessa Schlein, spesso portata avanti in solitudine e con la difficoltà di operare in una Regione debole e in piena emergenza sociale. La segretaria ha poi ripreso nel suo intervento molti dei punti che sono nell’agenda del gruppo da tempo, a partire dalla richiesta di fare in fretta nella costruzione di un’alternativa al centrodestra di Occhiuto.
«Abbiamo registrato piena condivisione anche nella prospettiva futura per la Calabria – ha spiegato Bevacqua – e facciamo nostro anche il successivo appello che la segretaria ha fatto dal palco, chiedendo di arrivare alla scelta del candidato governatore per tempo, così come si dovrà fare per la squadra e per il programma di governo, senza imposizioni esterne e con decisioni da assumere con il confronto più ampio possibile con la base e con i territori. Gli Stati generali, dunque – conclude il capogruppo – devono essere punto di partenza per il rilancio dell’azione del partito in Calabria e per dare concretezza alle tante proposte che abbiamo in cantiere, dalla sanità, all’attenzione per le aree interne e la montagna, alla battaglia contro la scellerata autonomia differenziata, che vuole definitivamente cancellare il futuro del Sud dell’Italia.»