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Consiglio Comunale di Taurianova: «Sullo stadio cade la maschera delle sinistre»

Dal Comune di Taurianova

«Il finale dell’ultimo consiglio comunale, con l’importante voto sull’atteso inserimento dei lavori per l’agibilità dello stadio di San Martino nel programma triennale delle Opere pubbliche, ha fatto cadere la maschera di quella parte di opposizione, Partito Democratico in testa, che è solita imputare a noi quella irresponsabilità che invece manifesta per sé. L’astensione del consigliere Simone Marafioti, mentre Fabio Scionti e Raffaella Ferraro addirittura hanno abbandonato l’aula, indica una scelta che in questi casi equivale a un voto contrario su un normalissimo passaggio formale, ponendo questi consiglieri di fronte al giudizio della città che deve misurare il grado di correttezza di rappresentanti del popolo che a parole dicono di volere il bene delle squadre di calcio, salvo poi disertare quando, come in questo caso, proprio l’operatività degli uffici comunali, ricevuto il nostro indirizzo, ha indicato come possibile una svolta tecnica attesa da decenni. Non hanno votato un punto che non palesava alcuna partigianeria possibile, essendo stato portato in Consiglio nell’interesse esclusivo di un movimento calcistico cittadino che giustamente in prospettiva pretende un’alternativa al campo sportivo Battaglia, che noi stiamo creando e sulla quale, visto che la delibera è passata, ci sentiamo di rassicurare ancora. Ma c’è da dover amaramente constatare che questa irresponsabilità, figlia di un metodo politico in cui si preferisce la propaganda e il livore personale, si è manifestata anche in occasione del dibattito che c’è stato rispetto a Taurianova Capitale del Libro che, mentre nei contesti culturali regionali e nazionali che contano riceve un crescente apprezzamento, in città vede sparute minoranze attaccarci senza motivo, se non per il solo gusto di tentare di provocare noi e procurare un danno all’immagine della città. Giorni e giorni di attacchi mediatici in piena estate, fiumi di inchiostro per presentare agli uffici richieste di accesso agli atti, e tutto questo per tentare di mettere in dubbio la legittimità e l’efficacia di una manifestazione culturale che, invece, il consiglio comunale di oggi ha dimostrato di essere finita, per colpa dell’irresponsabilità di alcuni settori della minoranza, nella più classica delle tempeste in un bicchier d’acqua. Se alla fine di questa lunga operazione di sciacallaggio politico e social, l’unico dubbio che rimane è quello relativo al concerto di Arisa in occasione dei grandi festeggiamenti mariani, vuol dire che anche il civico consesso ha vidimato la bontà di oltre 100 incontri culturali per presentare altrettanti libri e di una cinquantina di eventi collaterali con cui abbiamo esaltato il titolo di Capitale del Libro, anche a sostegno dei gemellaggi sottoscritti con il Sud Agri Fest, l’Infiorata e il Concorso internazionale dei Madonnari Città di Taurianova. Sulla decisione che la maggioranza ha assunto, relativamente al ritiro delle 2 proposte di delibera collegate all’evento canoro contestato, chiarisco ancora una volta che si tratta di un normalissimo passaggio tecnico che ci consente di avere il tempo per riformulare i due atti che porteremo all’attenzione nella prossima seduta del consiglio comunale. Ringrazio pertanto tutti i consiglieri della maggioranza che, dopo la pausa accordata dal Consiglio, hanno votato per accettare di proseguire quel ragionamento sulla forma che già avevamo cominciato nei giorni precedenti alla seduta. I taurianovesi stiano tranquilli che neanche un euro delle casse comunali verrà distratto dagli obiettivi di spesa originari; nessun settore soffrirà per il pagamento delle spese per un evento che tanto successo di pubblico ha riscosso. Ribadisco che al di là del ritardo con cui gli uffici regionali hanno perfezionato l’iter burocratico che presiede alla copertura della spesa, il concerto di Arisa non solo è perfettamente coerente con il finanziamento accordato dalla giunta regionale a settembre, ma anche che il Comune è in grado di far fronte alla spesa senza penalizzare altri servizi nei prossimi esercizi finanziari dell’ente.»

Redazione

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