CronacaReggio Calabria

Carabinieri: due arresti nel reggino e sequestrati droga e armi clandestine

Negli ultimi giorni, i Carabinieri della Provincia di Reggio Calabria hanno intensificato l’azione di contrasto al traffico e alla produzione di sostanze stupefacenti, conseguendo importanti risultati in due diverse operazioni.
A Bagnara Calabra, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato in flagranza di reato una coppia, sorpresa a gestire un’attività di spaccio di marijuana nei pressi del lungomare Filippo Turati. Durante un controllo di routine, i militari hanno notato i due impegnati in scambi sospetti con alcuni clienti. A seguito dell’intervento, sono stati sequestrati diversi grammi di marijuana e quasi 300 € in contanti, ritenuti proventi dello spaccio. I due arrestati, dopo l’udienza di convalida, sono stati trasferiti in carcere, mentre il procedimento giudiziario è ancora nelle fasi preliminari, motivo per cui vige il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.
Nella Locride, i Carabinieri della Compagnia di Locri, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno portato a termine un’altra operazione antidroga, arrestando un 59enne nel Comune di Platì. Durante un pattugliamento in aree rurali, i militari hanno scoperto una piccola piantagione di canapa indiana nel fondo agricolo di proprietà dell’uomo. Le piante, alte circa 150 cm, erano pronte per la raccolta. Inoltre, durante la perquisizione, è stato rinvenuto un fucile modificato e privo di matricola, nascosto all’interno di un muretto a secco. Anche in questo caso, l’arrestato è stato sottoposto a misura cautelare, con l’indagine ancora in corso.
Queste operazioni sottolineano l’impegno costante dell’Arma dei Carabinieri nella lotta al traffico di droga e alla detenzione di armi clandestine, dimostrando come il controllo del territorio rappresenti un baluardo fondamentale per garantire la sicurezza dei cittadini e prevenire attività illecite.

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

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