Dal Comitato per la comunicazione del Polo Liceale Zaleuco-Oliveti-Panetta-Zanotti
Una giornata ricca di riflessioni e spiritualità, quella vissuta dai ragazzi del Liceo Scientifico Zaleuco, facente parte del Polo liceale, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino. Le classi 3ªD, 3ªE, 3ªF, 3ªG, accompagnate rispettivamente dai docenti: Teresa Condò, Monica Viola, Silvia Sofi, e Francesco Fontana, hanno vissuto, sabato 28 Settembre, un momento di gioia e fede al Centro Pastorale di Locri, partecipando alla presentazione del volume Il Santuario di Polsi e la carovana Misteri della Gioia di San Giorgio Morgeto. I saluti iniziali sono stati espletati dall’assessore di Locri Ornella Monteleone, dal Commissario Prefettizio di San Luca Rosario Fusaro, dal parroco di San Luca Gianluca Longo e dal Delegato Carovana Misteri della Gioia Emanuele Carere. Tra gli interventi quello del Vescovo della Diocesi di Locri–Gerace e Abate Commendatario del Santuario di Polsi Francesco Oliva, dello storico Domenico Minuto, del docente di teologia Domenico Nucara, del componente dell’Associazione Palazzo Spinelli di Firenze Francesco Antonio Amodei, del Direttore del Museo Diocesano di Gerace Giacomo Maria Oliva. Moderatore dell’evento il Superiore del Santuario della Madonna della Montagna di Polsi Tonino Saraco. Il volume riporta l’esperienza della storica Carovana Misteri della Gioia di San Giorgio Morgeto, che annualmente organizza il pellegrinaggio a piedi, e il Santuario di Montreal, dedicato alla Madonna di Polsi. Il testo ha interessato, nella sua stesura, studiosi, storici, ricercatori, ma soprattutto molte autorità Ecclesiastiche, dal Segretario di Stato Pietro Parolin ai Cardinali Matteo Maria Zuppi e Angelo Comastri, da Monsignor Oliva a don Tonino. Una storia dettagliata, che parte dall’XI secolo fino ai giorni nostri, riportando le leggende del Santuario, la santa Croce di Polsi, la presenza di monaci italogreci e i loro manoscritti, la visita di Attanasio Chalkeopoulos, i documenti su Polsi, dal XII secolo al XX secolo, gli Abati Commendatari, la famosa Platea del 1604, Idelfonso del Tufo, gli inventari e nuove ipotesi e rivelazioni. Insomma un’immersione a tutto tondo, in una devozione mariana, che ha accompagnato diverse generazioni e ancora fortemente sentita e vissuta, scandita dal pellegrinaggio al Santuario. Un modus operandi della fede, che ci ricorda il cammino esistenziale dell’uomo, con le sue tribolazioni e soddisfazioni, ma sempre in tensione verso la pienezza in Dio, vissuta attraverso l’abbraccio amorevole di Maria, che dalla sua Montagna scruta e custodisce questa terra, plasmata da tante bellezze e da ogni singola vita, lasciando un segno indelebile di fede e tradizione, pilastri fondamentali per essere cittadini attivi e propositivi del nostro territorio. Per i ragazzi dello Zaleuco, ora Polo Liceale, è stata un’opportunità di riflettere sulla ricchezza del nostro patrimonio culturale, che passa obbligatoriamente da una forte devozione mariana, incrementando, così, orgoglio e fierezza per le proprie origini.
L’atteggiamento di Maria di Nazareth ci mostra che l’essere viene prima del fare, e che occorre lasciar fare a Dio, per essere veramente come Lui ci vuole. È Lui che fa in noi tante meraviglie.
Papa Francesco
