CronacaReggio Calabria

Carabinieri: operazioni contro atti persecutori e abusivismo edilizio

Le recenti attività condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno portato a risultati significativi su due fronti: l’aggravamento delle misure cautelari per un caso di atti persecutori e numerose denunce per abusivismo edilizio nella Piana di Gioia Tauro.
Nel primo caso, i Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno eseguito un’ordinanza che aggrava la misura cautelare già in atto per un 79enne di Condofuri, accusato di atti persecutori nei confronti di un 36enne reggino e della sua famiglia. Le molestie, iniziate nel 2021 per controversie legate all’uso di una condotta idrica, hanno incluso episodi di interruzione della fornitura d’acqua e azioni intimidatorie documentate da una fototrappola installata dalla vittima. Nonostante le precedenti misure cautelari, l’anziano ha continuato con le sue condotte persecutorie, portando alla richiesta di ulteriori restrizioni, come il divieto di dimora a Condofuri e l’obbligo di mantenere una distanza di almeno 200 metri dalla persona offesa. Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari.
Parallelamente, i Carabinieri di Polistena hanno scoperto una costruzione abusiva di oltre 100 m2, completa di piscina, nel giardino di una coppia. L’uomo, sorvegliato speciale, e sua moglie sono stati trovati a rilassarsi a bordo piscina, alimentata illegalmente dalla rete pubblica. La dépendance era stata realizzata senza autorizzazioni e si trovava in ottime condizioni, suggerendo una costruzione recente. La coppia è stata denunciata alla Procura di Palmi per furto, danneggiamento di cosa pubblica e abusivismo edilizio.
Questa operazione rientra in una più ampia attività sull’abusivismo edilizio nella Piana di Gioia Tauro, che ha portato alla denuncia di 12 soggetti per costruzioni senza titolo o in violazione delle norme urbanistiche. Tra i denunciati, anche un allevatore che aveva edificato due stalle abusive nel cortile della sua abitazione. Tutti gli immobili contestati sono stati sequestrati.
Entrambi i procedimenti sono ancora in fase di indagini e la responsabilità delle persone coinvolte sarà valutata nel corso dei processi.

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

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