Costume e Società

Locri: la forza delle radici, la bellezza della scrittura e il valore dei luoghi

Dall’Ufficio Stampa

Per Small Talks, i dialoghi informali organizzati da Planteria con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Città di Locri, si è tenuto nella biblioteca Incorpora di Palazzo Nieddu, a Locri, l’incontro con Annarosa Macrì, giornalista Rai e scrittrice di grande sensibilità e talento.
L’assessore alla Cultura Domenica Bumbaca, Pasquale Giurleo, architetto, progettista e ideatore dell’incontro, e la giornalista Maria Teresa D’Agostino hanno dialogato con Macrì esplorando temi complessi, in relazione al suo rapporto con le radici, con i luoghi e con la scrittura. Così si è parlato degli anni di profondo legame professionale e umano con Enzo Biagi, del mare, quello dello Stretto in particolare, un’area speciale per lei, nata a Reggio Calabria, e poi della vita tra Cosenza e Roma, della scrittura, che è naturale, ha detto, «come respirare, non potrei fare diversamente». E del rapporto con le architetture della sua vita, dalle abitazioni, sempre amate e vissute con intensità, ai Sarti volanti del suo più recente romanzo, edito da Rubbettino che, ha spiegato Macrì, «cuciono, rammendano, imbastiscono tessuti, ma è un po’ come facciamo tutti con le nostre esistenze, aggiustandole come possiamo.»
Poi ha ricordato i tanti momenti in cui ha vissuto Locri da giornalista, in particolare dopo la tragica vicenda dell’omicidio Fortugno, scoprendo l’intelligenza e profondità della sua gente e il fermento civile dei ragazzi di Locri.
Ancora sul valore della scrittura e sulla bellezza delle narrazioni, si è soffermata l’assessore Bumbaca, mentre Giurleo ha portato la riflessione con Macrì sull’ambiente e sull’abitare.
In tema di mare e di unione tra posti vicini, come lo Stretto, è intervenuto anche l’architetto del comune di Locri, Nicola Tucci, che ha illustrato la bellezza del progetto che abbraccia la costa di Locri e Siderno, La città del mare, in via di realizzazione.
«La vita di ognuno meriterebbe di essere raccontata, di essere consegnata alla memoria» ha concluso infine Annarosa Macrì, «ogni essere umano porta con sé storie importanti, significative, preziose, nessuno escluso. Dovrebbe essere un dovere collettivo, istituzionale, conservarle.»
Gli incontri Small Talks continueranno con altri appuntamenti e altri ospiti nei prossimi mesi, sempre seguendo il filo del dialogo informale, spaziando tra temi diversi, per lasciare emergere pensieri e riflessioni.

Redazione

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