Crotone e la bonifica mancata: accuse alle istituzioni e a Eni Rewind
In un nuovo comunicato stampa del Comitato Fuori i veleni. Crotone vuole vivere, viene espressa una forte critica nei confronti delle istituzioni locali e del Commissario per la bonifica, riguardo alla mancata azione per risolvere il grave problema ambientale legato alla contaminazione del territorio di Crotone. Il comunicato accusa il sindaco Vincenzo Voce di non aver preso provvedimenti adeguati per avviare la bonifica dei terreni inquinati, nonostante la gravità della situazione e le sue precedenti denunce da cittadino.
Il sindaco viene criticato per aver minimizzato i rischi connessi all’esposizione a materiali radioattivi e per non aver avvertito la popolazione dei pericoli tramite la cartellonistica, come richiederebbe il suo ruolo di garante della salute pubblica. Il Comitato sottolinea che Voce, pur sapendo dei rischi, non ha adottato misure preventive, evidenziando una contraddizione tra le sue dichiarazioni attuali e quelle fatte durante la campagna elettorale, quando denunciava le stesse problematiche.
Il comunicato critica anche il Commissario alla Bonifica, Emilio Errigo, accusandolo di non avere un’adeguata conoscenza dei documenti riguardanti la bonifica o di essere in linea con le posizioni di Eni Rewind, la multinazionale coinvolta. Viene evidenziato che, contrariamente a quanto dichiarato dal Commissario, esistono impianti esteri disponibili a trattare i rifiuti pericolosi di Crotone, ma Eni Rewind avrebbe scelto di non utilizzarli.
Infine, il Comitato chiede al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, di chiarire la posizione sul Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale, il vincolo regionale che obbliga Eni a portare i rifiuti fuori dalla Calabria, e di dare priorità alla questione ambientale, piuttosto che a eventi mediatici come la scelta della città per il Capodanno della Rai.