Costume e Società

Gli adolescenti finalmente al centro delle politiche sociali a Reggio Calabria

Il bilancio del primo anno di attività del Consultorio Spazio Zeta, situato nel Centro Comunitario Agape di Reggio Calabria, è stato l’occasione per un seminario formativo e una tavola rotonda dedicati al benessere psicologico di adolescenti e famiglie. L’iniziativa, parte del progetto Orientamento al futuro e finanziata con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, mira a contrastare la povertà educativa nelle periferie del Sud Italia, con la Cooperativa Sociale Res Omnia come capofila.
L’evento ha coinvolto circa 180 partecipanti provenienti da diversi settori, tra cui scuola, università, servizi sanitari, chiesa, genitori e associazioni, che hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con professionisti e rappresentanti istituzionali sulle necessità dei giovani e l’importanza di creare una rete integrata di servizi di supporto per le famiglie. In questa direzione, è significativa la collaborazione tra Res Omnia, Agape e la Cooperativa sociale Minotauro di Milano, che hanno unito le loro competenze per offrire uno spazio clinico di ascolto e consulenza psicologica alle famiglie in difficoltà.
Mario Nasone, presidente del Centro Comunitario Agape, ha sottolineato l’importanza di un cambiamento culturale nell’approccio ai giovani in difficoltà, basato sulla comprensione e l’accompagnamento, piuttosto che sulla colpevolizzazione. Nadia Denisi, presidente di Res Omnia, ha evidenziato come la cooperazione tra professionisti e l’integrazione dei processi siano fondamentali per affrontare il malessere adolescenziale.
Il modello psicoanalitico adottato nel Consultorio Spazio Zeta, sviluppato da Minotauro nel corso di 40 anni di esperienza, si basa sull’idea che il sintomo non sia una malattia mentale in sé, ma piuttosto un possibile ostacolo nella crescita. Anna Arcari, vicepresidente di Minotauro, ha sottolineato come le difficoltà degli adolescenti spesso riflettano le criticità dei loro genitori e della società in generale, sottolineando l’importanza di interventi rivolti all’intero contesto famigliare e sociale.
Le psicologhe del Consultorio, Enrica Valle, Anna Maria Chiaia e Roberta Racinaro, hanno illustrato il loro approccio di intervento, che prevede un lavoro congiunto con adolescenti, genitori e altre figure di riferimento come assistenti sociali e il servizio di Neuropsichiatria infantile. Nei primi 11 mesi di attività, il Consultorio ha seguito 28 nuclei famigliari, registrando circa 600 accessi.
Il seminario ha visto anche l’intervento di Sabina Licursi, docente di Sociologia all’Università della Calabria, che ha presentato i risultati di una ricerca sul contrasto alla povertà educativa, sottolineando l’importanza di riconoscere il valore attuale degli adolescenti e di creare spazi che favoriscano la loro partecipazione attiva nella comunità.
Roberta Racinaro ha sottolineato la necessità di ascoltare i giovani in maniera efficace, poiché essi sono innovativi e creativi, mentre i genitori a volte sono assenti o troppo invadenti. Anche l’assessore alle politiche sociali di Reggio, Lucia Nucera, e altri rappresentanti istituzionali, hanno riconosciuto il valore del Consultorio Spazio Zeta come modello innovativo e necessario per colmare il vuoto di servizi dedicati agli adolescenti nel territorio.
Marco Rossi-Doria, presidente dell’Impresa sociale Con i Bambini, ha concluso ribadendo l’urgenza di costruire una rete di supporto che dia spazio alle nuove generazioni, invitando le istituzioni e il privato a collaborare per creare nuove opportunità e spazi per i ragazzi. Grazie al progetto Organizziamo la speranza, anche Reggio potrà beneficiare di tre milioni di € per promuovere cambiamenti significativi nei quartieri più fragili.
L’auspicio è che il Consultorio Spazio Zeta possa continuare la sua preziosa attività oltre la scadenza prevista per la prossima primavera, contribuendo a migliorare il benessere dei giovani e delle famiglie della comunità.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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