Cinalci Autunno: Mimmo Calopresti all’Apollo con il docufilm “Cutro Calabria Italia”
Dall’Ufficio Stampa
Proseguono con successo gli appuntamenti della rassegna Cinalci Autunno, realizzata dal Circolo del cinema Cinalci in collaborazione con la Compagnia dello Ionio e con il sostegno della Calabria Film Commission e del Comune di Crotone.
Venerdì 27 settembre, alle ore 19, presso il cinema teatro Apollo, si terrà la proiezione del docufilm Cutro Calabria Italia, in cui il regista calabrese Mimmo Calopresti sofferma la sua macchina da presa sulle conseguenze del drammatico naufragio avvenuto il 26 febbraio 2023 a largo di Cutro, nonché sulla calda accoglienza di cittadini e istituzioni calabresi.
«Ricordare chi non c’è più, raccontare le storie di chi era su quel barcone che si è sbriciolato sulla spiaggia di Steccato di Cutro. Raccontare tutta quella gente che si è data da fare per dare una mano ai superstiti, che si è mobilitata per giorni per ricostruire e recuperare i brandelli di vita che arrivavano dal quel mare che ha ululato per giorni e notti. Trovare un senso a quel che è successo facendo la sola cosa che so fare: raccontare» così Calopresti spiega la necessità di comprendere, che l’ha spinto a muoversi da Roma verso Cutro per documentare questa tragedia immane con umiltà, al di là del linguaggio burocratico e dei rituali dei mass media.
Il regista, dopo la proiezione, racconterà il suo viaggio all’insegna dell’umanità partecipando al dibattito moderato dal giornalista Bruno Palermo.
Nel foyer del cinema Apollo, sarà esposta l’opera Cristo crocifisso realizzata dal Maestro orafo Gerardo Sacco in memoria delle 94 vittime del naufragio. Sulla croce riprodotta con i resti dell’imbarcazione naufragata, è posto il Cristo che richiama il Santissimo Crocifisso di frate Umile da Petralia, adorato a Cutro, impreziosito da 35 gocce d’argento che rappresentano i 35 bambini che hanno perso la vita durante il naufragio. Saranno esposti anche gli scatti fotografici realizzati durante l’emozionante processo produttivo dell’opera che celebra lo spirito caritatevole della popolazione calabrese.
L’ingresso è libero.