Attualità

Unione di valori: pace, solidarietà e gratitudine al centro della riflessione globale

Quel che Nessuno vi ha detto

Bentornati a Quel che Nessuno vi ha detto, rubrica con la quale ogni settimana ci immergiamo nelle profondità dell’attualità e della società per scoprire ciò che potrebbe sfuggire alla superficie.
Domani, 20 settembre, si celebrerà la Giornata Internazionale dello Sport Universitario, un evento importante che punta a promuovere la pratica sportiva all’interno delle istituzioni accademiche. Questa ricorrenza ci spinge anche a riflettere su quanto ancora ci sia da fare, soprattutto in Italia, per integrare in modo più efficace formazione accademica e pratica sportiva. Nonostante i successi ottenuti durante le ultime Olimpiadi, il nostro Paese deve ancora impegnarsi a garantire che gli studenti universitari possano sviluppare parallelamente sia le competenze intellettuali che quelle fisiche, promuovendo un’educazione globale e inclusiva che valorizzi lo sport come parte integrante della crescita personale.
Se lo sport universitario merita sicuramente attenzione e miglioramento, l’occasione per una riflessione più profonda arriverà tuttavia sabato 21 settembre, giornata in cui si celebreranno simultaneamente tre ricorrenze di grande rilievo: la Giornata Internazionale della Pace, la Giornata Mondiale dell’Alzheimer e la Giornata Mondiale della Gratitudine. La coincidenza di queste tre celebrazioni non è casuale e può offrirci spunti significativi di riflessione sulla realtà sociale contemporanea.
La Giornata Internazionale della Pace ci ricorda l’importanza di costruire una società pacifica e armoniosa, libera dai conflitti e dalla violenza. La pace, sia tra i popoli sia tra gli individui, è una condizione imprescindibile per la crescita e il progresso umano. Tuttavia, il concetto di pace va oltre l’assenza di guerra: implica giustizia sociale, uguaglianza e dialogo interculturale. In un mondo segnato da conflitti armati, tensioni politiche e disuguaglianze economiche, riflettere sulla pace diventa non solo necessario, ma urgente. Celebrare questa giornata ci invita a ricordare che la pace deve essere coltivata quotidianamente, attraverso azioni concrete e un impegno costante verso il rispetto reciproco.
La Giornata Mondiale dell’Alzheimer, invece, ci porta a considerare le fragilità della mente umana e le difficoltà che milioni di persone e le loro famiglie affrontano ogni giorno a causa di questa malattia neurodegenerativa. L’Alzheimer colpisce non solo la persona affetta, ma anche chi le sta intorno, erodendo progressivamente la memoria, l’identità e l’autonomia. La celebrazione di questa giornata ci invita a promuovere una maggiore consapevolezza sulla malattia, a sostenere la ricerca scientifica e, soprattutto, a riflettere sull’importanza della solidarietà e del sostegno a chi soffre e ai loro cari. In un’epoca in cui l’attenzione è spesso rivolta alla produttività e alla velocità, la vulnerabilità legata alla malattia di Alzheimer ci ricorda l’importanza di rallentare, di prendersi cura e di valorizzare i legami umani, che sono il fondamento della nostra società.
Infine, la Giornata Mondiale della Gratitudine offre un’opportunità per fermarsi e riflettere su ciò che abbiamo, invece di concentrarci su ciò che manca. La gratitudine è un valore che può sembrare semplice, ma è spesso sottovalutato nella società odierna, caratterizzata da un continuo bisogno di accumulare di più, essere di più, ottenere di più. Celebrare questa giornata ci invita a riconoscere l’importanza di apprezzare le piccole cose, i gesti quotidiani di gentilezza e le opportunità che la vita ci offre. La gratitudine, inoltre, è un potente strumento per il benessere emotivo: chi è grato tende a essere più resiliente, felice e soddisfatto.
Il fatto che queste tre giornate si celebrino nello stesso giorno non è solo una coincidenza di calendario, ma può essere visto come un invito a connettere valori che, seppur apparentemente distinti, sono profondamente legati. La pace richiede la capacità di essere empatici e solidali, valori che ci vengono ricordati dalla Giornata Mondiale dell’Alzheimer. Allo stesso modo, la gratitudine è un elemento chiave per costruire una società pacifica e armoniosa, perché ci aiuta a vedere il positivo nelle nostre relazioni e nel mondo che ci circonda. In un certo senso, la gratitudine è il cemento che può unire gli sforzi per la pace e la cura delle persone vulnerabili.
In conclusione, queste tre giornate offrono una straordinaria opportunità di riflessione collettiva sulla nostra società e sulle nostre priorità. La pace, la cura dei malati e la gratitudine sono elementi fondamentali per costruire una realtà sociale più giusta e solidale, in cui ciascuno possa vivere con dignità, rispetto e benessere.

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button