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Reggio FilmFest 2024: un festival tra cinema e cultura per il rilancio di Reggio Calabria

Il Reggio FilmFest 2024 si propone di incantare Reggio Calabria con una settimana di grande cinema, arte e cultura. Durante la conferenza stampa, moderata da Manuela Iatì, sono stati svelati i dettagli del festival, che si propone come una manifestazione di primo piano per il rilancio culturale e turistico della città.
Giovanni Latella, Consigliere Delegato al Turismo del Comune, ha evidenziato il fermento culturale che attraversa Reggio Calabria, auspicando che il festival possa consolidare il ruolo della città come capitale cinematografica, non solo a livello nazionale, ma anche internazionale. Giuseppe Mattiani, Consigliere Regionale, ha invece lodato gli sforzi della Calabria Film Commission per valorizzare il territorio calabrese tramite il cinema e per attrarre investimenti strategici nel settore.
Antonio Flamini, Direttore Artistico del Reggio FilmFest, ha promesso un’edizione ricca di innovazioni, con ospiti di spicco come Giorgio Tirabassi, Nino Frassica e Ninetto Davoli, e una proposta variegata che bilancia cinema d’autore e produzioni più popolari. Ha inoltre presentato l’iniziativa del Festival dello Stretto, che punta a creare un ponte culturale tra Reggio Calabria e Messina.
Michele Geria, Direttore Generale del Festival, ha sottolineato l’importanza di questo evento come vetrina culturale di prestigio per la città e ha rilanciato l’idea del Festival dello Stretto come progetto a lungo termine per unire artisticamente Calabria e Sicilia. La Senatrice Tilde Minasi ha poi spiegato come il progetto potrà diventare realtà grazie a un’apposita legge, che mira a istituzionalizzare l’evento e ottenere finanziamenti adeguati.
Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha chiuso la conferenza ribadendo l’importanza del Reggio FilmFest per l’arricchimento culturale della città e ha accennato alla possibilità di espandere il festival alla Biennale dello Stretto.

Umberto Landi

Dotato di abilità ai limiti del sovrumano, Umberto appartiene a quella nuovissima categoria di supergiornalisti che sanno farsi notare poco ma sono in grado di produrre tantissimo. La sua capacità di osservazione e la sua rapidità nel produrre testi interessanti ed efficaci è straordinaria, tanto che c’è persino chi è pronto a giurare che sia il frutto di un segretissimo esperimento di bioingegneria. Di poche parole, ha deciso di mettere le proprie capacità al servizio del territorio, senza mai giudicare ma sempre pronto a stimolare le riflessioni degli altri.

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