Solidarietà e legalità sotto attacco: un richiamo all’unità e alla lotta contro la criminalità
La Calabria è una terra che continua a lottare contro fenomeni di criminalità e attacchi alle realtà che operano per il bene comune, e recenti episodi evidenziano l’urgenza di unire le forze per contrastare queste minacce.
Gli eventi meteorologici estremi, il cambiamento climatico e la carenza idrica sono solo alcune delle criticità che affliggono il territorio calabrese. A queste si aggiungono atti di criminalità legati alla gestione delle risorse idriche, come dimostrano i sabotaggi e le intimidazioni subite dai lavoratori e dagli impianti della Società Risorse Idriche Calabresi nella Città Metropolitana di Reggio Calabria. La Federazione Italiana dei Lavoratori della Chimica, Tessili, dell’Energia e delle Manifatture, la Federazione Energia, Moda, Chimica e Affini e l’Unione Italiana Lavoratori del Tessile, Energia e Chimica hanno espresso una ferma condanna per questi atti, manifestando solidarietà ai lavoratori e chiedendo alle istituzioni di agire con decisione per fermare l’escalation di violenza e illegalità. Il bene essenziale dell’acqua non deve diventare terreno di conquista per gruppi criminali, ma deve rimanere un diritto garantito a tutti, salvaguardando chi, con dedizione, lavora per garantirlo.
Non meno allarmante è stato l’attacco subito dalla cooperativa Ciarapaní, legata alla Comunità Progetto Sud di Don Giacomo Panizza, con il cosiddetto metodo Pollicino denunciato dal sacerdote. Questo atto di inciviltà, volto a colpire una realtà che promuove integrazione e lavoro, è una ferita profonda per un territorio che cerca di emanciparsi dall’emarginazione e dalla dipendenza dal favore. La cooperativa, che offre lavoro e speranza a tante persone, è stata bersaglio di una violenza simbolica e materiale, che punta a delegittimare chi, come la Comunità Progetto Sud, lavora per l’autodeterminazione e la legalità.
Le istituzioni sono chiamate a rispondere con fermezza, garantendo sicurezza e supporto a chi opera in contesti difficili. La sezione regionale della FILCAMS, attraverso le parole del suo segretario Giuseppe Valentino, ha espresso indignazione per quanto accaduto alla cooperativa Ciarapaní, auspicando interventi rapidi per ripristinare i danni e proteggere l’occupazione dei lavoratori coinvolti. È essenziale, inoltre, rafforzare le politiche di integrazione e le iniziative che, come Ciarapaní, cercano di creare un’alternativa all’illegalità.
In entrambi i casi, emerge la necessità di fare fronte comune contro la criminalità e di promuovere una cultura della legalità e della solidarietà. Solo attraverso un’azione collettiva, che coinvolga istituzioni, società civile e parti sociali, sarà possibile difendere chi, con coraggio, lavora per un futuro più giusto e sicuro per la Calabria.