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Diamante: primo matrimonio al DAC e promozione dell’imprenditoria giovanile

Diamante è stata recentemente protagonista di due eventi significativi che testimoniano la vitalità culturale e l’impegno verso il futuro del territorio.
Sabato 10 agosto, il Centro D’Arte Contemporanea di Diamante ha ospitato il primo matrimonio ufficiale, una cerimonia che ha unito in matrimonio Seeboruth Sooviraj Sharma e Marta De Marco. L’evento, celebrato da Ornella Perrone, ex consigliera comunale con delega alle Politiche Sociali e Ufficiale Civile su delega del Sindaco Achille Ordine, ha segnato un momento storico per il DAC, tradizionalmente dedicato a eventi culturali e di aggregazione giovanile. Perrone ha espresso grande emozione per aver officiato il primo matrimonio in questo luogo simbolico della città, sottolineando l’importanza di questo spazio che si è rivelato un suggestivo scenario per l’unione di due giovani innamorati.
Parallelamente, l’attenzione del territorio si è rivolta anche al futuro e all’innovazione con la conclusione della Summer School Si può già fare. L’evento, organizzato dall’associazione L’Orodicalabria e patrocinato dalla Regione Calabria, ha avuto come obiettivo l’incentivazione dell’imprenditoria giovanile calabrese. Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha partecipato attivamente sia alla cerimonia d’apertura che alla chiusura dei lavori, sottolineando l’importanza di superare i luoghi comuni che frenano lo sviluppo della Calabria. Il governatore ha elogiato l’iniziativa per il suo contributo allo sviluppo innovativo della regione, evidenziando il crescente numero di giovani imprenditori che scelgono di rimanere e investire in Calabria.
Questi due eventi rappresentano il doppio volto di una città e di una regione che celebrano le tradizioni e guardano con determinazione al futuro.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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