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Reggio Calabria tra cultura e cinema: premi, ambizioni e tradizioni rinnovate

Reggio Calabria si distingue ancora una volta per il suo impegno culturale, confermando la sua candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2027 e rinvigorendo tradizioni care ai suoi cittadini. Il Sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, presente alla cerimonia del 56º Premio inedito Rhegium Julii 2024, ha ricordato l’evoluzione di questo importante riconoscimento letterario, ora ai vertici del panorama nazionale. «Abbiamo trasformato un progetto incerto in un faro culturale» ha dichiarato Falcomatà, sottolineando come la città abbia saputo investire nella cultura, rendendo possibili eventi di qualità che contribuiscono a consolidare la sua candidatura a Capitale della Cultura.
Parallelamente, Reggio ha visto il ritorno della storica rassegna di cinema all’aperto Lo specchio dipinto – Uno schermo sul mare, un evento che ha riscosso grande successo di pubblico. Grazie al sostegno della Città Metropolitana e alla collaborazione con il Comune, questo progetto ha riportato in vita una tradizione che consente a cittadini e turisti di godere di pellicole d’autore in una cornice suggestiva come il lungomare Italo Falcomatà.
«L’idea di utilizzare luoghi naturali e storici per eventi culturali si è rivelata vincente» ha commentato Falcomatà, evidenziando come il cinema, con le sue narrazioni, possa contribuire a raccontare e promuovere il territorio calabrese. Le serate estive di cinema all’aperto rappresentano un esempio perfetto di come la bellezza dei luoghi possa valorizzare l’arte, rendendo il cinema un mezzo potente per la diffusione della cultura e per l’attrazione turistica.
Questi eventi, insieme agli altri festival che hanno animato l’estate reggina, testimoniano la volontà della città di rinascere e prosperare attraverso la cultura e il turismo, elementi fondamentali per il futuro di Reggio.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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