Vincenzo Castellano: “Sosteniamo lo Ius Scholæ per un futuro di integrazione e crescita”
Di Vincenzo Castellano – Segretario Federale Italia del Meridione
Il dibattito sulla cittadinanza italiana, in particolare riguardo allo ius scholæ, sta guadagnando sempre più rilevanza nel contesto politico attuale, grazie all’iniziativa di Forza Italia che ha riportato questo tema al centro del dibattito pubblico. La proposta di legge prevede la concessione della cittadinanza italiana ai minori stranieri che completano un intero ciclo scolastico di dieci anni nel nostro Paese. Questo è visto come un passo fondamentale per integrare pienamente quei giovani che, pur essendo cresciuti e formati in Italia, non godono ancora dei diritti di cittadini italiani.
L’iniziativa di FI, guidata da Antonio Tajani, si distingue per la sua moderazione rispetto ad altre proposte simili, come quella dello ius soli, che non riscuote lo stesso consenso e viene percepita come una minaccia all’identità nazionale da una parte significativa dell’opinione pubblica italiana. Il dibattito, tuttavia, non è privo di tensioni all’interno della maggioranza di governo, con la Lega e Fratelli d’Italia che esprimono forti riserve sull’argomento. Nonostante ciò, FI continua a sostenere la necessità di questa riforma, argomentando che l’Italia è cambiata e che è il momento di affrontare seriamente il tema dell’integrazione e della cittadinanza, soprattutto in un contesto in cui l’immigrazione sembra essere tornata sotto controllo e attualmente gestita con serenità.
Dal punto di vista politico, l’approvazione di una legge come quella dello ius scholæ potrebbe rappresentare una risposta concreta al problema demografico del calo della popolazione, contribuendo alla sostenibilità del sistema paese a lungo termine, anche in termini di previdenza sociale e contributi pensionistici. L’apertura di FI su questo tema dovrebbe quindi essere accolta con favore, sollecitando un confronto serio e costruttivo all’interno del Parlamento.
In questo contesto, il nostro partito, Italia del Meridione, deve posizionarsi con fermezza a favore di questa proposta, promuovendo il dibattito sull’opportunità di riconoscere la cittadinanza a chi, pur non essendo nato in Italia, ha scelto di crescere, formarsi e contribuire al futuro del nostro Paese.