Grande accoglienza e partecipazione per gli Oblivion
Dall’Ufficio stampa
Grande accoglienza e partecipazione, in Piazza del Popolo, per gli Oblivion:il gruppo di attori e musicisti ha aperto con successo, entusiasmando il folto pubblico che ha assistito allo spettacolo Oblivion Collection, il festival Altri Luoghi, promosso dalla Compagnia Scena Nuda diretta da Teresa Timpano, nell’ambito di Morgana, il progetto dell’Amministrazione Comunale finanziato conil Fondo Unico per lo Spettacolo del Ministero della Cultura,che si inserisce nell’Estate reggina.
Platea esaurita e spettatori partecipi e coinvolti nel vortice di musica e ironia del gruppo che, con geniale talento, ha offerto quasi due ore di intelligente divertimento e creatività, grazie a un viaggio tra i cavalli di battaglia dei cinque artisti (Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli) che lo compongono. Parodie di canzoni famose, ma anche rilettura di classici (con l’apertura che non poteva che essere riservata al capolavoro che li ha fatti conoscere, ovvero I promessi sposi in 10 minuti, divenuti in 90 secondi), accostamenti apparentemente arditi tra musicisti diversi (come i Queen e Morandi, con irresistibile mix tra musica e parole dei loro più noti brani): il modo di rileggere le canzoni, con riferimenti all’attualità, alla società, ha conquistato il pubblico reggino, composto anche da tanti giovani fan del gruppo. Gli Oblivion hanno offerto un saggio della loro bravura, del loro modo di utilizzare la tecnica, sia musicale che attoriale, per farne, appunto, divertimento intelligente, che si ispira alle lezioni dei grandi del passato, facendole proprie e contemporanee, diventando qualcosa di genialmente differente, grazie a invenzioni, a idee che nascono dall’oggi. A tutto si aggiunge, poi, la grande capacità di improvvisazione, mostrata coinvolgendo gli spettatori e costruendo ex novo, solo con pochi riferimenti, una divertente parodia musicale. E ancora, un viaggio tra le riletture dei brani sanremesi, Tuta Gold in 9 versioni diverse, il mimo delle canzoni, i brani presi a cazzotti, Tutto il campo minato per minato che, ripercorrendo la storia delle guerre dell’antichità, fa riflettere con il sorriso. Senza contare altre prove di grande talento, come l’incontro tra la vocalist e la consonant, ovvero Quello che le donne non dicono eseguita solo con le vocali da un’interprete e solo con la consonanti da un’altra; o come la Bibbia in una frase. Fino alla chiusura con un altro tocco di genio: un viaggio, in ordine cronologico, tra le canzoni che hanno vinto Sanremo, come in un’unica canzone di cinque minuti, e che fa scattare l’ovazione finale e la richiesta di un bis.
Una genialità accolta dal pubblico, come si diceva, con grande entusiasmo, con numerose persone ad attendere gli artisti al termine della serata: e gli stessi Oblivion hanno espresso il loro apprezzamento, nel poter tornare dopo oltre 10 anni a Reggio, trovando questo importante riscontro. E, ad accoglierli, anche il sindaco Giuseppe Falcomatà che, nel salutarli in camerino prima dello spettacolo, ha dichiarato di ammirare il loro «modo di fare arte, musica, spettacolo, anche quella sottile ironia che tende a sdrammatizzare, a prendere un po’ in giro alcuni stereotipi e cliché, ma anche a rendere più leggeri alcuni argomenti un po’ più pesanti.»
Dunque, non poteva esserci apertura migliore per Altri Luoghi che, come affermato dalla direttrice artistica del festival e di Scena Nuda, Teresa Timpano, nel presentare sul palco gli Oblivion, ha coinvolto «tanti artisti, anche giovani, con l’obiettivo di creare connessioni attraverso l’arte.»