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Chiude la filiale di Monasterace della San Paolo: la preoccupazione di Andrea Ussia

La chiusura della filiale della banca San Paolo a Monasterace rappresenta una nuova sfida per il comprensorio dello Stilaro e per i paesi limitrofi della Jonica. Andrea Ussia, esponente dei Moderati di Monasterace, esprime preoccupazione per questa decisione che, a partire da ottobre, priverà un bacino di oltre 15.000 abitanti di un servizio essenziale. I conti correnti attualmente gestiti a Monasterace verranno trasferiti presso filiali lontane come quelle di Roccella Jonica, Soverato e altre località, rendendo più difficoltosi i rapporti bancari per molti cittadini.
Ussia sottolinea come questa chiusura rappresenti una nuova penalizzazione per un territorio già duramente colpito da processi di depauperamento dei servizi essenziali. La situazione è aggravata dall’isolamento geografico e sociale che caratterizza l’area, e che rende ancora più difficile per i residenti accedere a servizi cruciali come quelli bancari. La chiusura della filiale non è solo un problema logistico, ma un ulteriore segnale di abbandono da parte delle istituzioni e delle grandi aziende.
In risposta, Ussia richiama l’attenzione delle istituzioni locali, in particolare dei sindaci della Vallata dello Stilaro e dei paesi vicini come Riace, Camini, Stignano, Placanica e Guardavalle, affinché si facciano portavoce delle preoccupazioni dei cittadini e facciano pressione sulle autorità competenti per evitare la chiusura della filiale. Inoltre, Ussia ringrazia il Procuratore Giuseppe Lombardo per il suo intervento a favore del territorio, e invita il Prefetto di Reggio Calabria a intervenire presso la Direzione Generale della banca per rivedere la decisione.
Infine, Ussia conferma l’impegno dei Moderati a sostenere le popolazioni locali in questa battaglia per mantenere aperta la filiale, e annuncia l’imminente pubblicazione di un comunicato destinato agli organi politici per sollecitare un intervento concreto e risolutivo.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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