Attualità

Felice Maurizio D’Ettore: un amico, un galantuomo, un accademico

La notizia della prematura scomparsa del Garante Nazionale dei Detenuti, Felice Maurizio D’Ettore, avvenuta ieri all’ospedale di Locri a causa di un improvviso malore, ha lasciato un profondo vuoto non solo tra i suoi cari, ma anche tra coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e lavorare al suo fianco.
Vincenzo Speziali, Membro del Bureau Politique del Partito Popolare Europeo e dell’Internazionale Democristiana, esprime il suo dolore con parole toccanti e personali: “È un grande dolore per me! Sì, un dolore immenso, cieco, sordo, devastante, come lo sono i dolori di quando ci lascia un amico a cui si è affezionati e di cui avevi affetto e stima”. Speziali racconta del loro legame stretto e sincero, un legame che lo lascia “sofferente ancor di più” per la distanza fisica che lo separa da D’Ettore e dalla sua famiglia, impedendogli di porgere un ultimo saluto. D’Ettore viene descritto come un “galantuomo quale pochi”, un “eccelso giurista” riconosciuto universalmente per le sue qualità, oltre che un parlamentare appassionato e instancabile. Speziali sottolinea anche il rigore e la grande umanità con cui D’Ettore ha svolto il ruolo di Garante dei Detenuti, ruolo per il quale era stato nominato lo scorso 22 dicembre per Decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tuttavia, non manca di menzionare uno stress “maligno e incredibile” che avrebbe segnato D’Ettore negli ultimi mesi, lasciando trasparire una critica verso chi, a suo parere, avrebbe contribuito a questa situazione.
Anche Giovanni Calabrese, Assessore Regionale alle Politiche per il Lavoro e alla Formazione Professionale, ricorda con affetto D’Ettore: “Ci mancheranno i suggerimenti e i consigli di un caro Amico e colto intellettuale di centro destra e di Fratelli d’Italia”. Calabrese sottolinea il legame che D’Ettore aveva con Locri, la sua città d’origine, e l’amore che nutriva per essa. Ricorda con ammirazione la professionalità e l’impegno che D’Ettore ha messo a disposizione della politica di centro destra, definendolo un “accademico serio e raffinato”. Con un tocco di malinconia, Calabrese rievoca un ultimo scambio di idee avvenuto telefonicamente solo pochi giorni fa, che doveva proseguire davanti a un caffè, un incontro che purtroppo non avrà luogo.
Entrambi i politici, profondamente colpiti dalla scomparsa di D’Ettore, rendono omaggio non solo all’uomo e al professionista, ma anche all’amico che hanno perso, esprimendo una gratitudine che va oltre le parole, riflessa in un dolore condiviso e in un impegno a mantenere vivi gli ideali e gli insegnamenti che Maurizio D’Ettore ha lasciato loro.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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