I TerrAnima “pizzicano” l’Arena dello Stretto al terzo giorno del Festival “RadiCi”
Dall’Ufficio Stampa Sindaco Reggio Calabria
Non è stata la minaccia del maltempo a frenare gli entusiasmi per il festival etno-folk-popolare RadiCi che ormai sta registrando sempre ottimi livelli di pubblico in un’Arena dello Stretto che registra facilmente il pieno e sviluppa ogni sera una forte empatia con gli artisti e un forte coinvolgimento.
I TerrAnima hanno l’imprinting della loro terra, la Puglia, che traduce i suoni e i ritmi più tradizionali della pizzica salentina in brani con contaminazioni rock che portano freschezza e note graffianti alle musiche già energiche di riferimento territoriale.
L’immancabile violino muove le gambe tarantolate della danzatrice sul palco, riversa a terra, che segue il ritmo incalzante della batteria simulando lo stato di trance tipico del rituale magico-coreutico per liberarsi dal velenoso morso della tarantola.
Quello che antropologi del calibro di Ernesto De Martino definirono una sorta di esorcismo musicale offrendo materiali di studio importantissimi sul fenomeno del tarantismo in tutta Italia oltre che in Puglia. La musica come cura dell’anima, dunque, facendo cantare le terre del Sud, la Calabria e le altre regioni del Mezzogiorno, con la sua lingua e la sua grammatica.
I TerrAnima riescono ad attuare il rito contagioso del tarantismo anche all’Arena e bastano pochi brani per vedere arrivare sotto il palco un numero crescente di uomini, donne e bambini che non resistono alla tentazione di ballare e seguire con grande sincronia tutto lo spettacolo. Ed è proprio questa la caratteristica principale delle prime tre serate di “Radici”, un festival in cui si balla, il cui obiettivo principale è proprio quello di ricollegare la comunità a quel ricco patrimonio tradizionale di suoni e canti del Sud Italia.
Il programma prosegue con i lucani Renanera e gli affezionati della musica etnica sono già pronti per l’appuntamento fisso di queste serate che ci accompagneranno fino a giovedì: giorno di chiusura con Enrico Capuano e la Tammurriata Rock; un giorno dopo l’imperdibile spettacolo di Eugenio Bennato.
Tutti gli spettacoli sono gratuiti.