Cala il sipario sulla 16ª edizione de “Ai Confini del Sud”
Riceviamo e pubblichiamo
Mariella Nava, Ilaria Pilar Patassini, Valentina Balistreri, Marinella Rodà e Barbara Eramo. Cinque voci femminili sul palco della Corte comunale del festival musicale Ai Confini del Sud che con i propri musicisti hanno incantato il pubblico locrese. Dall’ 8 all’11 agosto quattro serate di applausi ed emozioni per la sedicesima edizione ideata e diretta dal direttore artistico Massimo Cusato, evento clou dell’estate locrese, patrocinata dalla Regione Calabria e da Calabria Straordinaria. Il sindaco Giuseppe Fontana, con l’Amministrazione comunale, ha sostenuto dando fiducia e merito al direttore artistico locrese Cusato: «Un appuntamento ormai consolidato che cresce sempre più e porta nella nostra città artisti di elevata caratura musicale. Crediamo molto in questo progetto musicale grazie anche alla bravura e professionalità del nostro direttore artistico.»
La prima serata in scena la voce e il pianoforte di Mariella Nava accompagnata dal musicista Sasà Calabrese, riprendendo suoi vecchi brani e presentando un vasto repertorio che la consacra tra le cantautrici più apprezzate nel panorama della musica italiana.
Pilar Patassini arriva sul palcoscenico il 9 agosto con la sua sensualità e la sua voce ammalia i presenti in uno spettacolo di suoni, interpretazione con canzone d’autore, musica classica, poesia, letteratura, jazz e world music regalando il suo Terra senza terra.
Un viaggio che trasporta nella musica popolare, siciliana, calabrese e grecanica con lo spettacolo del 10 agosto. Una notte delle stelle che Locri ha vissuto in compagnia di Valentina Balistreri e Marinella Rodà. La Balistreri ha portato per Ai Confini del Sud il progetto musicale che parte da un omaggio alla grande cantastorie siciliana Rosa Balistreri, con i suoi brani carichi di grinta e passione, la Rodà, con la sua calda e potente voce ha emozionato con musiche grecaniche e popolari. Serata conclusiva affidata alla strepitosa esibizione del trio Barbara Eramo voce, Alessandro Gwis pianoforte e e Pejman Tadayon oud, daf, ney trasportandoci nella cultura mediterranea e del medio oriente suggerita dagli ascolti di cantanti e poeti arabi.
Entusiasta il direttore artistico Cusato: «Sono stati 4 giorni all’insegna della musica al femminile con 5 straordinarie artiste. Ogni serata era dedicata ad un genere diverso, aveva un profumo diverso. L’8 agosto, Nava, cantante e autrice, ci ha trasportato nella musica d’autore più intima toccando il culmine quando ha cantato Spalle al Muro. Giorno 9 è stata la volta di Patassini, cantante, interprete e cantautrice, nel suo mondo convergono canzone d’autore, musica classica e world music. Ha letteralmente incantato tutta la platea con la sua voce ed eleganza. La serata del 10 agosto era dedicata alla musica popolare. L’interprete Balistreri ha omaggiato Rosa Balistreri mentre Rodà ha omaggiato l’area grecanica, luogo che le ha dato i natali, cantando in greco antico ma anche in dialetto calabrese. L’ultima serata, il 10 agosto, Eramo con la sua world music ci ha trasportato in giro per il mondo toccando l’Argentina, il Portogallo, tutto il Mediterraneo e il Medio Oriente. Un elemento straordinario che ha caratterizzato l’intero festival è stato il silenzio. Durante le esibizioni di tutte le artiste il pubblico non ha battuto ciglio, era immobile ad ascoltare, a lasciarsi trasportare. Un silenzio che metteva positivamente in imbarazzo gli artisti, come ha sottolineato la cantante Eramo.»
Ai Confini del Sud è il festival della musica internazionale che riesce a coinvolgere un pubblico eterogeneo per ben 4 serate consecutive e ha regalato emozioni infinite attraverso vari generi musicali grazie ad artisti di elevate qualità artistiche. “È il festival dal gusto raffinato ed elegante” il commento degli spettatori, rivolgendo parole di ringraziamento all’ideatore e direttore artistico Cusato, che ha programmato una manifestazione di alto livello.
Ai Confini del Sud ha regalato anche l’incanto di una scenografia curata dallo studio Alchimia proponendo un viaggio nel tempo con oggetti e strumenti unici di antiquariato. Valorizzazione dell’artigianato anche con la rete dei mercatini e artisti presente nella villa comunale con esposizione di manufatti e oggettistica.
«Sono state serate incantevoli che hanno messo in risalto la validità e il prestigio delle artiste, rimarcando la nostra affezione per questo festival che Cusato cura nei minimi dettagli. Un’edizione raffinata e di alto livello, durante la quale ho avuto il piacere di riscontrare tra la gente, musicisti e addetti ai lavori, commenti più che positivi – ha dichiarato Domenica Bumbaca, assessore alla cultura ed eventi del Comune di Locri.- Abbiamo ripreso il festival ed è oggi evento clou della nostra estate locrese. Plaudo al lavoro di Cusato con cui, come assessorato alla cultura ed eventi, abbiamo inteso progettare una edizione particolare dedicata alle donne.»