“Hellenic Duo Live”: a Camini un viaggio musicale tra classico, jazz e modernità
Dal Comune di Camini
Nell’ambito della rassegna Camini Culture 2024, con il contributo della Regione Calabria, il Comune di Camini, guidato dal Sindaco Giuseppe Alfarano, in collaborazione con la Pro Loco Sisto Passarelli, organizza, per lunedì 19 agosto, alle ore 21:30, in piazza del Salvatore, il concerto Hellenic Duo Live, con Matteo Lattarulo (pianoforte) e Angelo Papazzo (sassofono).
L’Hellenic Duo nasce dalla voglia di due giovani musicisti della Locride che, dopo essersi incontrati quasi per caso, hanno deciso di mettersi in gioco nel panorama musicale regionale e non solo.
Il duo, formato da pianoforte e sassofono, prevede un repertorio che spazia dal classico al disco-pop, passando dal jazz e contemporaneo, comprendendo anche pezzi e arrangiamenti inediti composti dagli stessi musicisti.
Il concerto proposto esprime in modo esaustivo quello che è l’intento musicale dei due giovani: sottolineare il più possibile la varietà di generi presi in considerazione, che mescolandosi fra di essi, formano un perfetto connubio che va ad enfatizzare la connessione che si crea tra i due strumenti, partendo dalla prima sezione in cui il sassofono è protagonista fino ad arrivare ad una perfetta sintonia tra di essi.
L’Hellenic Duo prende il nome dal primo brano che i due musicisti eseguiranno: Suite Hellenique (Pedro Iturralde), che presenta le salienti caratteristiche della cultura greca (dalla quale noi proveniamo) attraverso la modernità del sassofono.
Da lì il filo conduttore ci rimanda al virtuosismo prima presentato dal sax a quello del pianoforte con un brano composto dallo stesso pianista del Duo.
Qui si apre una piccola parentesi sul grande compositore Ennio Morricone eseguendo due dei suoi brani più famosi e si conclude la prima parte del programma con un accenno al cosmicismo con il brano Interstellar.
La seconda parte si aprirà con un trittico di brani del compositore Ludovico Einaudi riadattati per sassofono attraverso degli arrangiamenti composti da Lattarulo, per concludere danzando attraverso una carrellata di tanghi (Astor Piazzolla e Carlos Gardel) e un altro brano composto dal pianista, andando a delineare così un excursus storico che pone le sue basi dalla seconda metà del ‘900 sino a giorni nostri.