CronacaReggio Calabria

Operazioni dei Carabinieri: arresto per armi a Grotteria e denuncia per danneggiamento a Rosarno

I Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria e del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, hanno eseguito quattro perquisizioni a Grotteria, su mandato della Procura della Repubblica di Locri. Queste operazioni si inseriscono nell’ambito delle indagini condotte dalla Sezione Operativa di Roccella del Nucleo Operativo Radiomobile, a seguito del furto di quattro pistole calibro 7,65 avvenuto l’11 febbraio 2023 all’interno degli uffici del Comune di Grotteria. Durante le perquisizioni, i militari hanno rinvenuto un fucile mitragliatore Winchester cal. 308 con matricola abrasa e una pistola Beretta cal. 7,65, quest’ultima identificata come una delle armi rubate. La pistola è stata trovata presso l’abitazione di un quarantenne con precedenti per reati legati a sostanze stupefacenti, che è stato arrestato in flagranza di reato e trasferito alla Casa Circondariale di Locri. In un terreno adiacente, non recintato e accessibile, sono stati trovati anche un fucile di precisione con ottica, munizioni di vario tipo e un passamontagna. Le indagini sono ancora in corso per chiarire la proprietà del terreno e altri dettagli dell’operazione.
In un’altra operazione, i Carabinieri della Tenenza di Rosarno, in collaborazione con la Stazione Carabinieri di Rende, hanno deferito in stato di libertà un uomo di Rosarno, classe 1968. L’uomo si era recato a Rende per assistere alla laurea della nipote presso l’Università della Calabria. Dopo aver parcheggiato la sua Fiat 500 X in uno stallo riservato all’interno dell’università, al termine dell’evento si è trovato bloccato all’interno del parcheggio. Senza tentare di avvisare il personale dell’università, ha deciso di forzare manualmente la sbarra del parcheggio, riuscendoci ma venendo ripreso dalle telecamere di sicurezza. Dopo la denuncia, l’uomo è stato identificato e denunciato per danneggiamento. Il procedimento penale è in fase di indagini e l’effettiva responsabilità dell’indagato sarà valutata nel corso del processo.

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

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