Attualità

Lo stato di diritto si ferma ad Agosto!

Di Maria Stella Chiera – Avvocato

Il titolo volutamente provocatorio e di tono ironico, dissimula una realtà tristemente grottesca e surreale.
Accade in una piccola città calabrese, Gioiosa Ionica, a C.N, una donna di 53 anni, sola, che ha avuto la sfortuna di incagliarsi nelle maglie della giustizia a fine Luglio.
Raggiunta dalla misura degli arresti domiciliari, dopo ventiquattro ore presenta le dovute istanze meglio note agli addetti ai lavori come “indispensabili esigenze di vita” per le dovute autorizzazioni; comprare generi di prima necessità, recarsi dal dottore perché soggetto malato di carcinoma maligno infiltrante, percettore di piccoli aiuti da parte dello Stato. A oggi, ancora, nonostante l’impossibilità assoluta di parlare con il Tribunale di Messina perché siamo in piena estate, non siamo riusciti a ottenere le autorizzazioni presentate. È Agosto!
La signora non può comprare una bottiglia di acqua, o fare la spesa, non ha potuto continuare le terapie oncologiche e, come noto, il Giudice per le indagini preliminari deve inviare le istanze al Pubblico Ministero (nell’altra stanza, al più nell’altra ala) per poi decidere se autorizzare o meno l’indagato che, trovandosi agli arresti domiciliari sola, con problemi di salute pur trattandosi di indispensabili esigenze di vita, dopo sei giorni ancora non vi è risposta. È agosto!
Qualche anonimo di buon cuore ha provveduto a fare la spesa lasciandola sul portone di casa, “fuggendo” per evitare all’indagata un aggravamento della misura perché ha cercato di nutrirsi e dissetarsi senza autorizzazione; come una ladra, una criminale che ha cercato di non morire di stenti. È Agosto!
Ci domandiamo dove inizia e dove finisce lo stato di diritto in cui viviamo?
La Costituzione italiana non è soltanto un insieme di norme vuote di significato, che fanno bella mostra nei discorsi accorati di Magistrati e Sostituti Procuratori nei convegni, negli incontri e nelle visite, essa è la vita stessa del cittadino italiano e dell’essere umano i cui diritti vengono calpestati più o meno se siamo ad Agosto oppure a Gennaio.
Il mio è un urlo di sdegno e un accorato appello alla Magistratura che deve guardare con benevolenza e umanità i puniti senza processo anche se a dirlo è la mia professione troppo orgogliosa per avere dei protettori e troppo modesta per avere dei protetti.
Non possiamo ignorare una realtà cosi inumana e cruda benché sia il classico elefante nella stanza.
Le ferie sono un diritto dei magistrati come la vita e le esigenze dei ristretti a qualunque titolo ha diritto di essere prioritaria anche ad Agosto.

Redazione

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