Bovalino e la fede per San Francesco di Paola
Di Antonio Ardore
Il culto per il San Francesco di Paola venne istituito a Bovalino Superiore da Tommaso Costanzo, padre del beato bovalinese Camillo Costanzo, con l’erezione nel 1607 di un altare nella chiesa matrice di Bovalino Superiore.
Nel sinodo diocesano di Cosenza del 18 ottobre 1592, il vescovo Giovanni Battista Costanzo, congiunto dei Costanzo di Bovalino, scelse quale patrono della Città di Cosenza e della diocesi proprio il Santo di Paola.
Nella chiesa di Santa Maria Assunta, nel borgo castello di Bovalino Superiore, già dal 1715 c’era la cappella di San Francesco di Paola fondata dal sacerdote Giovanni Battista De Lorenzo, parroco di Benestare (dal 1692 al 1719). Nella visita vescovile di Monsignor Idelfonso del Tufo, non trovandola ben conservata, questi ordinò nel 1752 la demolizione dell’altare e di trasferire il beneficio nella cappella omonima della chiesa matrice.
Costruita nel vallone del Soccorso a Bovalino Superiore dal sacerdote Carlo Gliozzi nel 1730 c’era la chiesa di San Francesco. Il terreno su cui si ergeva la chiesa risultò franoso e causò la lesione dei muri, pertanto si dovette demolire e trasferire il beneficio in un altare della chiesa matrice di Careri.
A Bovalino Marina, su iniziativa del primo parroco della chiesa di San Nicola, monsignor Antonino Rocca nel 1894 venne formata la confraternita Maria Santissima Immacolata e San Francesco di Paola. Aveva come oratorio la chiesetta Anime del Purgatorio, vicina al palazzo Stefano Stranges. La confraternita venne sciolta nel 1899 e rifatta nel 1900 con il titolo di San Francesco di Paola, anno in cui venne scelto come patrono di Bovalino San Francesco di Paola. La confraternita curava le funzioni pasquali e l’affruntata a Bovalino Marina. Si sciolse ai primi anni ’70 del ‘900.
Alla marina di Bovalino, nella chiesa parrocchiale, si trova la cappella di destra che accoglie la statua in cartapesta del santo e sopra la bussola il grande quadro del pittore Parisi raffigurante l’Apparizione della Madonna a San Francesco di Paola.
La vita marinara dei pescatori bovalinesi era legata fino a qualche tempo fa alla figura di San Francesco di Paola. Allora la festa coincideva con la seconda domenica di maggio come a Paola, ed erano proprio i pescatori che portavano in processione sul mare la statua di San Francesco che veniva simbolicamente passata di barca in barca. Al termine della processione in mare il capo-barca consegnava al santo patrono la quarta somma del denaro ricavata dalla vendita del pescato durante l’anno. Sempre nei giorni della festa i pescatori organizzavano a curza di barchi, una specie di regata, in cui i pescatori, provenienti anche dai paesi limitrofi e dalla stessa cittadina bovalinese, erano costretti a gareggiare remando manualmente, una gara entusiasmante che terminava con la premiazione dei vincitori.
Dal 2020, a causa del Covid-19, la festa venne sospesa, per poi essere ripristinata, anche se in tono minore, nel 2022. A maggio 2023 venne formata l’Associazione di Promozione Sociale San Francesco di Paola, sempre con maggiore entusiasmo dei giovani e partecipazione di popolo.
La statua di San Francesco della chiesa di Bovalino Marina è stata restaurata agli inizi dell’anno 2003, da Carmine Cianci di Corigliano Calabro. La chiesa di Bovalino conserva 2 reliquie di San Francesco di Paola, il 20 ottobre 1948 arrivò dal Postulatore generale del convento dei minimi di Sant’Andrea dei Frati di Roma una reliquia del saio del santo conservato nella cappella della canonica della chiesa di Bovalino Marina, mentre nel reliquiario Pescara del 1629 custodito nella chiesa matrice di Bovalino Superiore c’è un’altra reliquia.
Il monumento a San Francesco di Paola alla rotonda nord del lungomare si è realizzato nel 1998 su iniziativa di Natale Michelizzi e con le offerte dei fedeli.