La sezione Calabria della Confederazione Generale Italiana del Lavoro ha recentemente emesso due comunicati stampa che affrontano temi cruciali per la regione: la gestione delle emergenze migratorie e le politiche attive per il lavoro.
Celeste Logiacco, Segretaria regionale della CGIL con delega all’Immigrazione, ha espresso profonda preoccupazione per la gestione delle tragedie legate agli sbarchi di migranti, criticando l’efficacia del decreto Cutro e sottolineando la necessità di politiche più eque e umane. Ha menzionato la tragedia del naufragio di Roccella Jonica, passato sotto silenzio nonostante il bilancio devastante di 41 morti, tra cui 26 bambini, e 35 dispersi. La CGIL chiede l’abolizione della legge Bossi-Fini e l’introduzione di canali legali e sicuri per l’immigrazione, nonché corridoi umanitari, per prevenire ulteriori tragedie e garantire il diritto di asilo.
Parallelamente, la sezione Calabria della CGIL ha partecipato a una riunione del Tavolo Regionale per il Lavoro, dove sono stati presentati futuri avvisi riguardanti interventi per l’occupazione e misure di politiche attive per il lavoro. Il sindacato ha sottolineato la necessità di verificare la diffusione e l’efficacia di questi avvisi, evidenziando che il Piano per l’Occupazione deve includere interventi per la gestione delle crisi aziendali, tirocini formativi, apprendistato e accreditamento degli enti di formazione professionale.
La CGIL ha anche espresso preoccupazione per la mancanza di progressi nelle vertenze dei Tirocinanti d’Inclusione Sociale e Abramo Customer Care, e ha denunciato l’emigrazione giovanile come un problema non adeguatamente affrontato. La CGIL sostiene che un sistema integrato di programmazione politico-istituzionale e la realizzazione di servizi pubblici coordinati siano fondamentali per evitare l’ulteriore marginalizzazione della Calabria, aggravata dall’autonomia differenziata che rischia di aumentare gli squilibri demografici e ridurre i diritti di cittadinanza.