Il gruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale ha ottenuto un importante risultato, approvando un documento politico vincolante che rinvia al 2027 la fusione dei comuni interessati, per garantire un processo amministrativo corretto e ponderato. Questo documento, primo firmatario il capogruppo Mimmo Bevacqua e garantito dal presidente dell’Assemblea Mancuso, è stato condiviso con il segretario regionale del PD Nicola Irto e altre figure chiave del partito.
I consiglieri del PD hanno sottolineato l’importanza di affrontare le sfide del cambiamento senza scorciatoie, criticando il metodo seguito dal centrodestra cosentino, che ha eliminato il ruolo dei Consigli comunali nei processi di fusione tramite un provvedimento omnibus. Pur mantenendo le critiche a tale metodo, il PD ha promosso una campagna di ascolto sul territorio, culminata nella proposta approvata che rinvia la nascita del nuovo comune a febbraio 2027, per assicurare una gestione efficace della fusione.
Parallelamente, il PD, insieme ai capigruppo di opposizione Bevacqua, Davide Tavernise (Movimento 5 Stelle) e Antonio Lo Schiavo (Misto), ha lanciato un appello ai sindaci calabresi per una massiccia mobilitazione in vista della riunione della Commissione Affari Istituzionali il 31 luglio. L’obiettivo è discutere del referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata. Gli oppositori accusano la maggioranza di centrodestra di arroganza e insensibilità verso gli interessi dei calabresi, denunciando un atteggiamento ostruzionistico che ha ritardato la discussione in Consiglio regionale.
Il vicepresidente della Commissione Bilancio, Raffaele Mammoliti, ha evidenziato due criticità principali legate all’autonomia differenziata: la mancanza di risorse per finanziare i Livelli Essenziali di Prestazione e l’ampia differenziazione tra le regioni, che minaccia l’uguaglianza dei diritti sociali e civili in Italia. Mammoliti ha ribadito l’importanza di difendere gli interessi dei calabresi contro un provvedimento che frantuma le politiche economiche e di sviluppo della regione.
Il PD continuerà a confrontarsi pubblicamente con sindaci, amministratori, sindacati e forze produttive per contrastare l’autonomia differenziata, puntando a raccogliere firme e promuovere una grande manifestazione pubblica per abrogare la legge, raggiungere il quorum e vincere il referendum.