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CGIL Calabria: scioperi e proteste per i contratti di lavoro e la ZES unica

I Segretari regionali della Funzione Pubblica di Confederazione Generale Italia del Lavoro, Alessandra Baldari, Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori, Luciana Giordano e Unione Italiana del Lavoro, Walter Bloise, hanno incontrato al T Hotel di Lamezia Terme i rappresentanti regionali e territoriali delle Associazioni datoriali Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative di Assistenza Sociale, Associazione Italiana Ospedalità Privata, Associazione Nazionale Strutture Territoriali e per la Terza Età, Associazione Gestori Istituti Dipendenti dell’Autorità Ecclesiastica, Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari, Associazione Nazionale di Diagnostica per Immagini dell’Area Radiologica, Consiglio per la Ricerca dell’Economia Agraria e Unindustria Sanità. Questo incontro, voluto dalle associazioni, ha visto la partecipazione delle sigle confederali per garbo istituzionale, nonostante il prossimo sciopero dei lavoratori del Terzo Settore previsto per il 16 settembre e quello dei lavoratori della sanità privata e delle Residenze Sanitarie Assistenziali previsto per il 23 settembre.
Gli scioperi sono stati proclamati a causa della posizione delle Parti datoriali, che subordinano il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro all’intervento delle istituzioni pubbliche per coprire il 50% del costo relativo ai rinnovi contrattuali. Questa condizione ha bloccato il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro UNEBA 2020/2025, scaduto dal 2020, e il rinnovo del CCNL AIOP-ARIS Sanità Privata, il cui ultimo rinnovo risale al quadriennio 2016/2018, dopo 14 anni di blocco. Inoltre, la sottoscrizione del Contratto Unico di Settore per i lavoratori delle RSA, prevista entro il 30 giugno, non è avvenuta. Baldari, Sciolino, Giordano, Sera e Bloise hanno ribadito le ragioni della mobilitazione nazionale, sottolineando che in Calabria la situazione è aggravata dal disimpegno della Regione.
Parallelamente, la sezione Calabria della CGIL esprime delusione per l’istituzione di una Zona Economica Speciale unica per tutto il Mezzogiorno, che ha ridotto significativamente il credito d’imposta, annacquando gli obiettivi originari. Inizialmente, la ZES doveva favorire la nuova industrializzazione e l’innovazione nelle aree portuali e aeroportuali della Calabria, in particolare nel porto di Gioia Tauro. Tuttavia, la decisione del governo nazionale ha portato a un credito d’imposta irrisorio, senza effetti positivi sull’industrializzazione e l’occupazione. La CGIL critica la Giunta regionale per non aver assunto una posizione critica su questa decisione e denuncia la mancanza di sviluppo infrastrutturale, come l’alta velocità ferroviaria e il completamento della Strada Statale 106. Infine, esprime preoccupazione per il progetto del Ponte sullo Stretto, considerato dannoso per il territorio.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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