Costume e SocietàLetteratura

A che punto è la notte? Indagine di un filosofo fra i nodi dell’attualità

Dall’Ufficio Stampa

A che punto è la notte? Tracce di pensiero vigile (Oltre Edizioni, 2024) raccoglie dieci saggi che Claudio Sottocornola ha redatto per la rivista Il Cenacolo nel 2023, qui nella loro versione integrale, fra ricerca e divulgazione. Già docente di Filosofia e Storia, ma anche di Materie Letterarie e Scienze dell’educazione, Sottocornola si è infatti abituato alla trasmissione del sapere anche ai più giovani. Se come ricercatore ha sviluppato un interesse spiccato per l’attualità, punto di partenza della sua indagine filosofica, come giornalista ben conosce le esigenze della comunicazione e il valore della chiarezza: muovendosi fra autobiografia intellettuale, cultura pop(ular) e crisi del sacro, affronta con rigore e spregiudicatezza molte delle questioni-limite che appassionano il dibattito pubblico, con un approccio che vuol essere di imparzialità ermeneutica e ambisce alla valorizzazione delle differenze.
Come si spiega il declino estetico contemporaneo entro una civiltà che si avvia al degrado? Sono accettabili gli allevamenti intensivi che producono sofferenze animali inenarrabili? Se esistono gli extraterrestri, come sembra probabile in rapporto alle attuali teorie astrofisiche, cosa resta delle nostre concezioni teologiche tradizionali? Come cambia la lettura della sessualità in relazione al cosiddetto paradigma gender e alle rivendicazioni LGBTQ+? E, ancora, quali sono le opportunità di un pluralismo che sembra generare spesso confusione e incertezze? Ci può insegnare qualcosa la categoria di post-verità? Ha senso contrapporre natura e cultura, per esempio nell’attuale dibattito sui diritti? E poi, corpo e psiche esauriscono la condizione umana o, come vorrebbero gli scienziati Stuart Hameroff e Roger Penrose (premio Nobel per la fisica 2020), essa è definita dall’esistenza di un’anima immortale e dunque libera? Ancora, quali gli scenari evocati dalla diffusa e inarrestabile crisi del sacro che attraversa l’intera civiltà occidentale? E infine, è recuperabile una condizione primigenia di infanzia spirituale da parte dell’uomo disilluso e smaliziato di oggi?
A che punto è la notte? risponde a queste domande in modo flessibile e inclusivo, condensando in brevi saggi lo status quaestionis relativo a tali quesiti. Lo fa, da un lato, senza venir meno all’esigenza di esprimere un orizzonte di pensiero compiuto, atto a suscitare prassi di maturazione e speranza e dall’altro con un atteggiamento di radicale rispetto per la pluralità delle prospettive coinvolte, ognuna valorizzabile entro un approccio aperto alla progettualità. Con queste modalità, quindi, l’autore persegue l’ambiziosa aspirazione di coniugare gli stimoli del pensiero debole con l’eredità della metafisica e del pensiero classico, grazie a un approccio ermeneutico, rispettoso delle diverse voci. Un criterio che si qualifica dunque come plurale e inclusivo nella ricerca di segnali di senso che riescano a intercettare la notte del nostro frammentario pensare alle soglie di questo terzo millennio, attraversato da diffuse inquietudini.
Il titolo del volume, citazione di Isaia 21, 11, rimanda ai contorni di un’attesa che non può cessare, e trae giovamento dalla persistenza della domanda entro lo scenario cupo di un’oscurità che tarda a dissolversi e che comunque ritorna, nell’ambito di una quotidianità insensata o almeno indecifrabile, in cui rintracciamo solo risposte parziali, prospettive provvisorie, squarci frammentari ed episodici di verità e bellezza, “anche se poi è subito sera, e dunque sta piuttosto nelle tenebre il nostro destino di umani che, probabilmente, mai escono interamente, o stabilmente, dalla caverna platonica e dunque è lì, nella promiscuità e nel frastuono del non-senso che, alla fine, quel senso devono cercare”, chiosa l’autore nell’Introduzione al volume.
Tuttavia, è proprio tale scenario notturno suggerito dall’immagine della sentinella biblica a spingere nella direzione della ricerca, del viaggio, di uno scrutare più in profondità. Così, accanto alla dimensione critica, Sottocornola propone una prospettiva costruttiva e in qualche misura ottimista, ove la tradizione metafisica e spirituale, assunta in modo flessibile e attualizzante, intende rendersi fruibile al di là di ogni steccato di appartenenza, in virtù del suo intrinseco valore esistenziale. A che punto è la notte? coglie e deposita così tracce di senso che offre al lettore come viatico notturno, appunto, senza trionfalismi ma nella certezza che è possibile continuare il cammino aperti all’esistenza e alle sue promesse, anche in tempi difficili e talvolta oscuri che chiedono lucidità e resilienza, una coscienza vigile appunto, come evoca il sottotitolo del volume.

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button