I capigruppo dell’opposizione Mimmo Bevacqua (Partito Democratico), Davide Tavernise (Movimento 5 Stelle) e Antonio Lo Schiavo (Misto), dopo la seduta del Consiglio regionale che ha nuovamente posto in evidenza le inefficienze della macchina legislativa regionale, chiedono formalmente al presidente Filippo Mancuso di affrontare la questione in occasione della prossima seduta consiliare, dedicando al problema uno specifico punto all’ordine del giorno. La preoccupazione sulla necessità di un vero tagliando di manutenzione alle leggi approvate recentemente dal Consiglio regionale si è posta in occasione della discussione di una proposta di legge sul turismo ed è stata condivisa anche da componenti della maggioranza come Katya Gentile.
“Nonostante molte leggi siano il frutto di una condivisione con le associazioni e il partenariato sociale, ciò che approviamo in quest’Aula rischia di diventare poi carta straccia – affermano Bevacqua, Tavernise e Lo schiavo. – Su questa considerazione ci sembra che ci sia una condivisione trasversale e per questo chiediamo al presidente Mancuso di inserire un punto all’ordine del giorno della prossima seduta per fare un tagliando alle leggi regionali approvate negli ultimi due anni. Un momento di verifica indispensabile – proseguono i capigruppo di opposizione – per capire dove stia il problema. Se ci troviamo davanti cioè a un’eccessiva leggerezza nella discussione e poi nell’approvazione delle norme o se, invece, ci siano difficoltà nel momento applicativo da attribuire alla burocrazia. Abbiamo la necessità di essere pienamente trasparenti con i calabresi e di adottare gli opportuni provvedimenti per rendere efficiente la macchina legislativa e amministrativa regionale.”
Nel frattempo, il PD si concentra sulla costruzione di un’alternativa politica concreta in Calabria, come delineato nella relazione della segretaria nazionale Elly Schlein durante la recente direzione del partito. La relazione, descritta come concreta e operativa, ha affrontato vari aspetti partendo dalla valorizzazione dei risultati elettorali fino alla necessità di una riflessione sull’organizzazione del partito a vari livelli. La segretaria ha indicato un percorso di lavoro che consolida il profilo strategico e programmatico del PD, rendendolo sempre più riconoscibile e fondamentale per costruire l’alternativa al centrodestra.
Il risultato ottenuto alle Europee, insieme all’attività su temi cruciali come il salario minimo, la sanità e la grande manifestazione a Piazza del Popolo a Roma, segna una nuova fase per il PD, lontana dalle politiche passate come l’abolizione dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori e la controversa legge sulle province. La relazione della segretaria Schlein segna inoltre la fine del congresso e l’inizio di una stagione di impegno e lavoro unitario, garantendo il pluralismo ma affermando un profilo chiaro e riconoscibile del PD.
I cinque punti chiave su cui il partito si impegnerà includono la raccolta firme per un referendum abrogativo sul provvedimento di autonomia differenziata, il salario minimo, la sanità, le aree interne e il tesseramento.