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I cittadini di San Lorenzo sulla mancanza del servizio di erogazione idrica

Dai cittadini di San Lorenzo

I cittadini di San Lorenzo, centro storico dell’omonimo comune in provincia di Reggio Calabria, sono profondamente delusi e si sentono fortemente offesi dalle modalità con cui da parecchi anni viene gestito il servizio per l’erogazione idrica (acqua qualificata come potabile) nelle nostra zona. Quest’anno però, abbiamo toccato il fondo: più di duesettimaneall’asciutto; solo negli ultimi giorni c’è stata la possibilità di usufruire del servizio distribuzione acqua mediante autocisterna da parte della Protezione Civile.
Consapevoli che la siccità incombe da tempo nel nostro territorio, siamo pure certi che una gestione onesta e responsabile di un bene comune come è l’acqua, non implicherebbe tutti i disagi che attualmente deve affrontare la nostra popolazione. Due settimane senza una goccia d’acquae costretti (per chi ha la possibilità) ad andare a cercarla nelle sorgenti vicine di montagna! Siamo, quindi, altrettanto consapevoli che, malgrado la siccità, il sottosuolo della Valle del Tuccio è ricco di sorgenti sotterranee e di falde acquifere.
Per quale motivo, dunque, annualmente la comunità laurentina si ritrova a dover fronteggiare questo ingiusto disagio? È forse legato a un ipotetico mancato pagamento da parte del Comune alla Società Risorse Idriche Calabresi? È forse dovuto al prolungarsi dei lavori svolti a valle del paese il cui obiettivo è garantire il miglioramento del servizio? Un dato di fatto è evidente: l’erogazione dell’acqua è assente oppure non è equamente distribuita in tutto l’abitato. A questo problema si aggiungono l’abbandono, la sporcizia, il degrado alimentato da disagi di ogni genere con cui siamo costretti a vivere da anni: da quasi due mesi (a causa di condizioni meteorologiche avverse nel mese di maggio) alcuni rioni del paese sono completamente al buio; le rocce che sostengono alcune zone della strada tra il cimitero e l’abitato si screpolano e frantumano in continuazione e la possibilità di eventuale frattura dei massicci diventa un pericolo giornaliero per gli autoveicoli nonché per gli stessi abitanti che percorrono a piedi quel tratto di strada; le vie dell’abitato, i vicoli interni, i piazzali sono inagibili, ricoperti da erbacce e altro che impediscono il passaggio; gli animali randagi proliferano tra bidoni e ruderi che ormai abbondano dappertutto nell’antico borgo storico.
È evidente che la nostra buona fede è stata tradita a causa di un governo, una gestione incapace di garantire il buon funzionamento dei servizi fondamentali verso la cittadinanza nonostante il pagamento delle tasse.
Molti di noi lamentano il fatto che presso la sede municipale non trovano nessuno al quale esporre i presenti disagi.
È vero che ultimamente è stata registrata scarsità di piogge ma la rete idrica che fornisce il paese è alimentata per lo più da depositi sotterranei e non dall’acqua di superficie del Tuccio. È risaputo che i tubi principali per la fornitura puntualmente risultano danneggiati e la funzione di erogazione manomessa. Più volte nel tempo i Carabinieri e altre forze dell’ordine, a cui va la nostra gratitudine, si sono addentrati nella valle per affrontare l’ingiusta dispersione del liquido, tamponando, seppur momentaneamente, il problema. Questo circolo vizioso va spezzato. Noi non crediamo al fatto che l’acqua non c’é perché se così fosse, tutti i centri limitrofi della Valle del Tuccio si troverebbero nelle stesse umilianti condizioni degli abitanti di San Lorenzo e invece, come abbiamo potuto constatare in questi giorni, non è così.
Abbiamo il diritto di ricevere delle risposte chiare e concrete.

Redazione

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