CronacaReggio Calabria

L’impegno di Carabinieri e Scuola per la sicurezza e la legalità

I Carabinieri della Compagnia di Villa San Giovanni hanno recentemente eseguito due ordinanze di applicazione di misure cautelari del divieto di avvicinamento nei confronti di una coppia di africani, un gambiano di 44 anni e una nigeriana di 32 anni, per maltrattamenti ai danni dei loro quattro figli minori. Questi provvedimenti arrivano a conclusione di un’indagine coordinata dalla Procura di Reggio Calabria, avviata dopo una segnalazione pervenuta da un istituto scolastico. Le indagini hanno rivelato una situazione di sofferenza per i bambini, con numerosi episodi di maltrattamento da parte dei genitori. I minori sono stati trasferiti in strutture protette con l’ausilio dei servizi sociali del Comune di Villa. Il procedimento è in fase di indagini preliminari e l’effettiva responsabilità degli indagati sarà valutata nel processo successivo.
Parallelamente, il 6 giugno si è tenuto presso la Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria il concerto di fine anno scolastico dell’Istituto Comprensivo De Amicis – Bolani. L’evento, che ha visto la partecipazione di circa 800 persone tra genitori, studenti, docenti e figure istituzionali, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le Forze dell’Ordine e la scuola per l’educazione ai diritti umani e alla legalità. Gli interventi delle cariche istituzionali hanno evidenziato come queste iniziative siano fondamentali per sensibilizzare i giovani al rispetto delle regole e dei diritti umani, promuovendo una coscienza sociale basata sulla legalità. Il Dirigente Scolastico, Giuseppe Romeo, ha espresso soddisfazione per queste collaborazioni che, oltre a rafforzare la formazione accademica, mirano a prevenire fenomeni di dispersione e criminalità tra i giovani.
Queste due iniziative dimostrano l’impegno dei Carabinieri di Reggio Calabria sia nella protezione delle fasce deboli sia nella promozione di valori civici attraverso collaborazioni educative, contribuendo alla costruzione di una società più sicura e consapevole.

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

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