Chi controlla i rischi per l’incolumità pubblica?
Di Luigi Stanizzi – Fondatore e Presidente del Premio Mar Ionio e già Sottufficiale della Marina Militare Italiana
Quad, ciclomotori, fuoristrada, auto 4×4, ma è possibile che neanche sulle rive del Mar Ionio si possa stare un po’ in pace, lontano dai motori? Da Sellia Marina a Botricello è un continuo via vai di mezzi sulla sabbia, finanche sul bagnasciuga. Tutto ciò è legale? Sono mai stati effettuati controlli, seppure sollecitati? È stata mai elevata una multa a questi inguaribili esibizionisti, che lasciano sgomenti i sempre più rari turisti che approdano da queste parti? Inciviltà, impunità mai vista altrove. Le macchine che invadono il nostro capoluogo, Catanzaro, forse l’unica città al mondo senza un centimetro di isola pedonale, spadroneggiano ovunque. E da alcuni anni purtroppo anche sulle spiagge, dove la gente si illude di trovare un po’ di silenzio, di serenità. Basta guardare le tracce lasciate dagli pneumatici dei mezzi sulla spiaggia vergine che sembra una pista automobilistica. Non c’è un solo metro intatto, tutte martoriate dai veicoli. Scene che tagliano il cuore, che disturbano il piacere di camminare sulla sabbia immacolata, livellata dal vento. Ma rappresentano soprattutto un pericolo. Chi non ha visto, anche nei mesi di luglio e agosto, quando le spiagge sono affollate, scorrazzare continuamente il quad di turno? Mentre la gente è rilassata, distesa in spiaggia a prendere il sole. Col timore di essere messa sotto le ruote! E ciò accade anche di notte, addirittura nei pressi dei lidi balneari, dove talvolta si appartano le coppiette, col rischio di essere travolte. Certamente quest’anno verranno adottate le precauzioni dovute, per evitare ogni rischio e per consentire il meritato relax fisico e mentale per chi sceglie di trascorrere l’estate sulle rive del mitico Mar Ionio. Capitolo a parte meritano le moto d’acqua!