Crisi del lavoro e riorganizzazione: Tirocinanti, Abramo Customer Care e ARPACal
Il mese di giugno potrebbe rappresentare un momento decisivo per la vertenza dei tirocinanti calabresi. La discussione sull’assestamento di bilancio, ancora in attesa di avvio, richiede il reperimento di ulteriori 60.000.000 di € da aggiungere ai cinque già stanziati. Questo finanziamento è essenziale per attuare la norma passata nel Milleproroghe, permettendo a Comuni, Province e Città Metropolitane di assorbire i 4.200 tirocinanti e porre fine a una situazione che si protrae da oltre dieci anni. È cruciale anche affrontare le discriminazioni che colpiscono i tirocinanti operanti in altri enti pubblici e privati.
La sensibilità politica e sindacale ha portato a un importante riconoscimento nazionale del ruolo dei tirocinanti, ma l’attenzione su questo tema sembra diminuire. Per questo motivo, Nuove Identità del Lavoro, Federazione Lavoratori Somministrati Autonomi, Unione Italiana Lavoratori Temporanei e Federazione del Sociale, insieme ai lavoratori, organizzeranno un sit-in il 7 giugno a Cosenza per richiamare l’attenzione e ottenere le risorse necessarie.
Parallelamente, la situazione dei lavoratori di Abramo Customer Care, che coinvolge oltre 1.000 persone tra Calabria e Sicilia, è motivo di grande preoccupazione. Il segretario generale della Confederazione Generale Italiana del Lavoro Maurizio Landini, e il segretario generale del Sindacato Lavoratori della Comunicazione, Riccardo Saccone, chiedono la convocazione urgente del tavolo di crisi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Le soluzioni ipotizzate fino a ora non sono state adeguate e, con l’amministrazione straordinaria che terminerà ad agosto, è imperativo avviare un confronto vero con tutte le parti interessate per garantire la piena salvaguardia occupazionale.
Infine, la riorganizzazione dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria, delineata dal Commissario Straordinario Michelangelo Iannone con la Delibera nº 297 del 28 maggio 2024, ha sollevato diverse critiche. La nuova struttura non ha tenuto conto del regolamento precedente e delle necessità esposte dalla dirigenza sanitaria e tecnica. Con laboratori e servizi territoriali sottodimensionati, e un reclutamento di nuove unità fermo da 20 anni, l’ARPACal affronta una crisi interna significativa. Le Organizzazioni Sindacali chiedono che la procedura del nuovo regolamento si arresti per consentire un confronto che includa le voci della dirigenza, al fine di creare un’organizzazione più efficiente ed efficace.