Cibo di speranza
Di Luisa Totino
Offro il mio Corpo
come cibo di speranza,
là, dove della vita
non c’è più la fragranza,
ma solo violenza a oltranza.
Lì, dove muore la tolleranza,
il mio Corpo
nutrirà
gli animi devoti
di fedele perseveranza.
Il mio cibo di speranza
sazierà gli impavidi
di pace,
i temerari
di fede vivace.
Sarà fermento
di buoni propositi,
di abbracci sinceri,
oltre i doveri,
perché l’uomo
si completa con l’altro,
affinché
l’oscuro mentitore
non prevalga
sulle solitarie angherie.
Nutritevi
del cibo di speranza,
perché sarete forti
contro le diverse sorti.
Quanto tempo
da quando
le mie carni furono appese,
per espiare le offese.
Ma sono ancora disposto
a offrirmi,
cibo di speranza,
fin quando sarà necessario,
fin quando
nel mondo germoglierà
la giusta semenza,
che produrrà, in abbondanza,
cibo di speranza.