CGIL Calabria: dignità del lavoro, difesa dei diritti e mobilitazione per il futuro
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La sezione Calabria della Confederazione Generale Italiana del Lavoro ha recentemente intensificato le sue attività di promozione dei diritti dei lavoratori attraverso diverse iniziative. Una delle principali è la campagna referendaria per il Lavoro, approdata all’Università Magna Græcia di Catanzaro, dove varie categorie della CGIL hanno sensibilizzato studenti e personale sui temi della dignità e sicurezza sul lavoro. Con 13.000 firme raccolte in poche settimane, il sindacato punta a rendere il lavoro più tutelato e stabile, proponendo modifiche sostanziali al Jobs Act, abolendo il tetto massimo di indennizzo per licenziamenti ingiustificati nelle piccole aziende, e restringendo l’uso dei contratti a termine.
Parallelamente, il Sindacato Pensionati Italiani ha organizzato un evento al Liceo Filolao di Crotone in collaborazione con l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, intitolato La Costituzione va a scuola – Democrazia e Costituzione tra Stato Etico e Stato di Diritto. Durante l’incontro, vari esponenti sindacali e accademici hanno discusso l’importanza della Costituzione, sollecitando i giovani a difenderne i principi fondamentali contro i tentativi di sovvertirli. Agli studenti è stata distribuita una copia tascabile della Costituzione per sottolineare l’importanza di portare con sé questi valori.
In un altro fronte, le sezioni regionali di Federazione Italiana Lavoratori Commercio, Albergo, Mensa e Servizi, Federazione Italiana Sindacati Addetti Servizi Commerciali Affini Turismo e Unione Italiana Lavoratori Turismo Commercio Servizi hanno confermato uno sciopero generale della ristorazione collettiva per il 4 giugno, escludendo solo l’azienda Ladisa. Il presidio regionale si terrà presso l’Università della Calabria a Cosenza, a supporto del rinnovo immediato del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro del settore.
Infine, presso la Prefettura di Catanzaro si è discusso della vertenza Abramo Customer Care, dove la situazione precaria delle commesse e dell’amministrazione straordinaria mette a rischio 1.000 famiglie calabresi. Le segreterie sindacali hanno chiesto l’intervento ministeriale per riassegnare la commessa a un’azienda solida e proteggere così i lavoratori. Il Prefetto e il Presidente della Regione Calabria si sono impegnati a utilizzare tutti i canali istituzionali disponibili per convocare un tavolo di crisi ministeriale.