Rendiconto di gestione: il sindaco ff di Gerace risponde alle critiche dell’opposizione
Di Salvatore Galluzzo
È curioso appurare come in piena campagna elettorale ci si aggrappi a tutto pur di denigrare l’avversario, usando mezzi e metodi che, purtroppo per chi li usa, a volte appaiano del tipo “quelli che passa il convento”. Quindi anche la diffida che il Prefetto di Reggio Calabria ha inviato al Comune di Gerace in merito alla mancata approvazione, nei termini di legge, del rendiconto di gestione del 2023 ha assunto, per i consiglieri comunali di minoranza, un carattere di estrema preoccupazione e di allarmismo generale. Il rendiconto di gestione, è bene saperlo, deve, secondo quanto stabilito dal Testo Unico degli Enti Locali, essere approvato entro il 30 aprile di ogni anno. È pur vero che la stragrande maggioranza dei comuni italiani che hanno in dotazione una sola unità di ragioniere, come il nostro, è impossibilitato a osservare tale termine ma, comunque, lo approva entro i termini stabiliti dalla diffida che l’Ufficio Territoriale del Governo invia per l’adempimento di tale obbligo di legge, pena lo scioglimento del Consiglio Comunale. È normale tutto ciò, ma non è normale invece gridare allo scandalo attraverso i social né ricevere una missiva a firma dei consiglieri comunali Giuseppe Macrì, Giuseppe Varacalli, Giuseppe Cusato e Rudi Lizzi, di richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale urgente per l’approvazione del rendiconto di gestione. Perché, a parere del sottoscritto, ci troviamo di fronte a un altro caso analogo alla Circonvallazione. Procurato allarme, lo chiamerei di nuovo. Voglio pertanto ricordare al signor Varacalli che, durante la sua legislatura da Sindaco, il rendiconto di gestione è stato approvato quasi sempre in ritardo.
A mo’ di esempio:
- Anno 2011: approvato in data 27 luglio (!!);
- Anno 2021: approvato in data 4 luglio (!!);
- Anno 2015: approvato in data 30 maggio;
- Anno 2016: approvato in data 11 maggio.
Persino sotto la presidenza del consiglio Comunale tenuta dall’ex vicesindaco Rudi Lizzi, nell’anno 2022, approvato in data 27 maggio.
Pertanto rassicuro gli adrenalinici strumentali consiglieri di minoranza che il Consiglio Comunale sarà convocato nei prossimi giorni e si terrà entro i termini previsti dalla predetta diffida, consigliando a loro, sommessamente, di badare a usare piuttosto dei metodi più convincenti per la loro disperata campagna elettorale, poiché il metodo dell’uso terroristico del procurato allarme, come in passato, non porterà a loro giovamento per la ricerca di nuovi consensi.
Chi vivrà vedrà.