Costume e Società

Cala il sipario sull’edizione 2024 di “Crawford in Riviera dei cedri”

Dall’Ufficio Stampa

Cala il sipario sull’edizione 2024 di Crawford in Riviera dei cedri, che si è tenuto a San Nicola Arcella il 14 e 15 maggio. Tante le novità, di questo innovativo Festival dedicato al Folk Horror ed al Fantasy in Calabria che tanto piace ai giovani.
Un successo che rende molto soddisfatti i suoi ideatori, Michele Capalbo e Angelo Napolitano, della cooperativa Thyrrenians, affiancati quest’anno nell’organizzazione, da Ferdinando Pagliarulo e Oscar Capalbo.
«Il nostro Festival – ha dichiarato Michele – ha inteso valorizzare in maniera creativa il patrimonio culturale, materiale e immateriale, legato al famoso scrittore di fine ottocento Marion Crawford, che amava scrivere i suoi racconti Horror e Fantasy nella torre normanna di San Nicola.»
«Siamo molto soddisfatti – ha affermato Napolitano – perché la manifestazione, anche quest’anno, ha incontrato il favore di tanti giovani provenienti dai territori della Riviera dei cedri e dalle regioni del centro e sud impegnati in coinvolgenti Campi Scuola.»
I racconti, tra cui Perché il sangue è vita, tipici del Folk Horror, che narrano di paure radicate nelle antiche tradizioni popolari, appassionano i giovani che hanno partecipato attivamente e creativamente al Festival.
Protagonista dell’edizione 2024 patrocinata dall’amministrazione comunale di San Nicola e cofinanziata dalla Regione Calabria, è stato il racconto Lo spettro della bambola di Crafword con uno spazio dedicato al Face Painting e al disegno con la bambola protagonista.
Anche quest’anno è stata allestita la splendida mostra disegnata dalla giovane fumettista Granita, con la funzione di accompagnare i giovani nelle vie del centro storico a caccia di esperienze sensoriali, di realtà aumentata, di narrazione, ma anche creative come quella con Mangiafuoco e il suo burattino speciale.
Al Festival, rievocatori e cosplayer hanno dato vita a personaggi del Folk Horror, ma soprattutto al paese dei balocchi Horror con i suoi tanti personaggi che hanno fatto vivere alle numerose squadre partecipanti una coinvolgente caccia al tesoro con mappa e ticket da punzonare in diversi punti laboratoriali sparsi nel borgo. Qui si potevano vincere monete, ma anche perderle, quando si incontravano i due carabinieri o il gatto e la volpe; per fortuna la fata turchina ci metteva una pezza.
Presente, nel corso delle due giornate, anche il metaverso con i laboratori di realtà aumentata che hanno dato vita alla vampira Cristina di Crawford. E ancora la caccia al tesoro digitale che ha fatto andare in giro per i vicoli del centro storico tanti giovani cacciatori di codici QR.
Presente anche l’escape room dedicata a Pinocchio e la fucina del burattinaio posseduto.

Redazione

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