Ardore: un duello a suon di comunicati inaugura la campagna elettorale
Alla vigilia delle elezioni comunali di Ardore, la città è divisa da dichiarazioni contrastanti e una storia di sfiducia politica. Le dimissioni di nove consiglieri su dodici, avvenute il 12 Giugno 2023, hanno scatenato reazioni accese e reciproche accuse tra le due fazioni principali.
L’intensa polarizzazione politica che caratterizza il clima pre-elettorale ha infatti suscitato un acceso dibattito sulla natura stessa della democrazia locale. Mentre alcuni vedono nelle dimissioni anticipate una forma di responsabilità e reazione contro presunte pratiche autocratiche, altri le ritengono un tradimento dell’impegno elettorale. Le tensioni si fanno palpabili non solo nei comunicati stampa, ma anche nei dibattiti pubblici e sui social media, dove sostenitori delle diverse fazioni si confrontano aspramente.
Il ruolo dell’ex sindaco Giuseppe Campisi emerge come fulcro di molte critiche e difese. Da un lato, i suoi sostenitori lodano la sua guida e la sua presunta capacità di attrarre finanziamenti per la città, mentre dall’altro i suoi detrattori lo accusano di un’autorità eccessiva e di mancanza di trasparenza nelle decisioni amministrative.
Tanto emerge, in effetti, in un comunicato stampa congiunto a firma di Alessandro Martelli, Francesco Tropepi e Giovanni Lascala, ex consiglieri di maggioranza, che cercano di giustificare le dimissioni anticipate come una risposta necessaria a un atteggiamento autarchico dell’ex sindaco Campisi. Nel comunicato i candidati si lamentano delle richieste finanziarie per le manifestazioni estive e ribadiscono l’impegno per il bene di Ardore, annunciando il supporto al candidato a sindaco Gianfranco Sorbara.
A loro rispondono Rosita Muscatello e Lillo Panuzzo, candidati della lista Insieme per Ardore, che respingono le accuse dei dimissionari accusandoli di disconoscere le regole politiche di base. Riaffermano il dovere dell’opposizione di dimettersi e criticano la mancanza di ambizione politica dei dimissionari nel non candidarsi come sindaci ribadendo, in conclusione, il loro sostegno all’ex sindaco Campisi.
Lo stesso Campisi, infine, risponde attraverso un comunicato alle accuse dei dimissionari sottolineando la sua gestione finanziaria e il suo impegno per Ardore, sfidando le accuse di inefficacia e accusando i dimissionari di aver strumentalizzato quanto accaduto la scorsa estate.
Con il futuro di Ardore in bilico, insomma, gli elettori si trovano di fronte a una scelta cruciale: seguire le vecchie alleanze politiche od optare per un cambiamento radicale, votando per nuove proposte e nuove guide. In mezzo a questo clima di incertezza e tensione, la democrazia locale viene messa alla prova, con la speranza che alla fine prevalga la volontà dei cittadini e il benessere della comunità.
Foto di Giumar2004 – Opera propria, CC BY-SA 4.0