Ancoraggi 2030: giovani e tradizione per l’agricoltura del futuro
Dall’Associazione Italiana Coltivatori
Agricoltura 4.0, sostenibilità ambientale, giovani. Sono questi alcuni dei temi affrontati nella tavola rotonda organizzata dall’Associazione Italiana Coltivatori all’interno della prima edizione del Festival dei Saperi e Sapori, promosso dall’associazione Tiberio Evoli, in collaborazione con Regione Liguria, Comune di Genova, Porto Antico di Genova e Telenord. L’evento è parte del Festival dello Sviluppo Sostenibile, iniziativa dell’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile, di cui l’AIC fa parte, nata per sensibilizzare cittadini, istituzioni, associazioni e imprese sulle tematiche dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Al fianco del presidente nazionale dell’AIC Giuseppino Santoianni, partecipano al dibattito:
- Alessio Piana, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Liguria;
- Gianluca Gallo, assessore alle Politiche Agricole e Sviluppo Agroalimentare della Regione Calabria;
- Matteo Campora, assessore ai Trasporti ed Energia del Comune di Genova;
- Stefania Cosso, assessore alla Coesione Sociale e Servizi alla Persona del Municipio I di Genova; Laura Repetto, consigliera della Città Metropolitana di Genova con delega al Diritto allo Studio; Lucio Bernini, direttore del Consorzio Focaccia di Recco;
- Enzo Barbieri, chef e ambasciatore della Nduja nel mondo.
Modera il dibattito Sara Tagliente, giornalista di Telenord.
«Il binomio produzioni di qualità e agricoltura 4.0 mette al centro lo sviluppo economico del territorio, dà nuova centralità alla figura del coltivatore, sistematizza le sue competenze legate alle tradizioni colturali locali e favorisce il ritorno dei giovani all’agricoltura. Dobbiamo creare le condizioni perché desiderino fare gli agricoltori, – afferma il presidente dell’AIC Santoianni, – sostenerli nello sviluppo di nuove competenze e nell’utilizzo delle tecnologie più innovative. L’agricoltura del futuro passa soprattutto da loro.»
Le aziende agricole condotte da giovani in Italia sono il 7,5% del totale (52.717 sotto i 35 anni su 703.975 imprese agricole iscritte al registro della Camera di Commercio) ma concorrono al 15% dell’economia del settore. Un’agricoltura che utilizza le tecnologie più avanzate (Internet delle cose, intelligenza artificiale e catena di blocchi) ottimizza le risorse e aumenta la produttività. Ma oggi in Italia solo il 9% della Superficie Agricola Utilizzata viene lavorata con tecnologie 4.0 per un valore complessivo di 2.500.000.000 di € di fatturato.
Si registra comunque una crescita del 19% rispetto al 2022, che va sostenuta con interventi mirati.
Un altro elemento di dibattito saranno gli sviluppi geopolitici. La crisi del Mar Rosso, con i ripetuti attacchi degli Houthi alle navi mercantili occidentali, non si ferma, creando blocchi al passaggio delle merci dal Canale di Suez. Da lì passa tra il 10 e il 12% dello scambio commerciale mondiale, compreso quello agricolo. La ridefinizione delle rotte, con ritardi che vanno da 10 a 15 giorni, compromettono una significativa fetta di merci agricole, con particolare riferimento ai prodotti freschi. Genova, tra i principali sistemi portuali italiani, ha visto diminuire gli attracchi del 10,7% nell’ultimo anno (dati a febbraio 2024 su febbraio 2023), registrando la contrazione più significativa in termini assoluti.