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Situazione delle case popolari a Reggio Calabria: emergenza abitativa e ritardi nell’assegnazione

Dall’Osservatorio sul disagio abitativo

L’Amministrazione Falcomatà, nonostante l’allarme lanciato dall’ indagine della Procura sul mercato criminale degli alloggi, continua a non assegnare le case popolari ai legittimi vincitori del bando ordinario 2019 a un anno e mezzo dalla pubblicazione della graduatoria e dopo quasi due anni dalla Delibera di Giunta che riporta la disponibilità di 13 alloggi.
L’intervento del Tribunale Amministrativo Regionale, con la sentenza del 3 ottobre scorso e con il successivo  commissariamento del 4 marzo, ha spinto il Settore di Edilizia Residenziale Pubblica solo a trasmettere 20 lettere ai primi nuclei della graduatoria per richiedere i documenti di permanenza requisiti ma senza poi avviare le assegnazioni.
È vero che la piccola luce che si è accesa ha portato da dicembre 2023 a marzo 2024 alla consegna (ancora nessun decreto è stato notificato) di 5 alloggi per i primi vincitori della graduatoria di Emergenza Abitativa. Ma questo è avvenuto a 6 anni dalla presentazione delle domande; un tempo del tutto assurdo per il diritto alla casa di chi versa in condizioni di emergenza.
L’Amministrazione Falcomatà, non garantendo il percorso legale di assegnazione degli alloggi, non solo nega il diritto fondamentale alla casa alle famiglie a reddito basso che in questo momento di forte crisi economica hanno urgente bisogno di un’abitazione, ma in questo modo lascia ancora lo spazio necessario di manovra per lo sviluppo dei percorsi illegali e criminali di assegnazione degli alloggi.
Di fronte a questa situazione gli Enti dell’Osservatorio sul disagio abitativo presentano due proposte: la prima all’Amministrazione Falcomatà e la seconda alle 200 famiglie vincitrici del bando 2019 e a tutte quelle che sono in emergenza abitativa.
All’Amministrazione proponiamo di assegnare velocemente i 13 alloggi disponibili e di sviluppare subito dopo, potenziando il personale del settore di ERP, un Piano Casa utilizzando gli 11.000.000 di € del Decreto Reggio e 10.000.000 di € dei fondi vincolati del settore ERP per acquistare gli alloggi necessari da assegnare ai 200 nuclei vincitori del bando 2019 e a tante famiglie in emergenza abitativa.
Quest’ azione, dopo 10 anni di negazione del diritto, non solo garantirebbe il diritto alla casa ai vincitori delle graduatorie, ma toglierebbe spazio alle assegnazioni illegali e criminali.
Alle 200 famiglie vincitrici del bando 2019 e a quelle in emergenza abitativa proponiamo di non rimanere passive e rassegnate agli eventi, ma di agire assieme con diverse azioni per richiedere con forza all’Amministrazione la realizzazione del suddetto Piano Casa, rivendicando il proprio diritto a un alloggio idoneo.

Redazione

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