Disegnare con la luce: La memoria dei borghi calabresi attraverso l’obiettivo
Dal Caffè Letterario Mario La Cava
Comune di Bovalino, Caffè Letterario Mario La Cava e Associazione Culturale Magna Grecia Pieve Emanuele, presentano Disegnare con la luce – Il racconto dei luoghi attraverso l’obiettivo, mostra fotografica di Giuseppe Vottari.
Interverranno l’Assessore alla Cultura del Comune di Bovalino Pasquale Blefari, lo Storico, ricercatore grecista, Vicepresidente Associazione Culturale Magna Grecia Pieve Emanuele Pasquale Casile e il Sindaco di Sant’Agata del Bianco Domenico Stranieri.
Conduce la Giornalista Mariateresa Ripolo.
Disegnare con la luce è una serie di scatti realizzati nel borgo di Ferruzzano, paesino che sorge su un’altura rocciosa nella provincia di Reggio Calabria. Un lavoro realizzato da Giuseppe Vottari, giovane e appassionato fotografo, che così consegna all’eternità, impressa nella scrittura fotografica, la vita interrotta di un borgo calabrese. Abbandonati, fantasma. Così, spesso, vengono definiti quei borghi colpiti dal lento e inesorabile spopolamento. L’abbandono collegato alla necessità di mettersi in salvo, come accaduto agli abitanti di Ferruzzano Superiore il 23 ottobre 1907, quando un terremoto ne devastò le vite e la quotidianità, cambiandone irrimediabilmente la storia. L’abbandono connesso alla necessità di partire perché alternativa non c’è, come accaduto troppo spesso e come spesso accade ancora.
Le crepe nei muri corrosi dal tempo, i mobili rotti e usurati, l’erba incolta e le ringhiere arrugginite. Una rivista che sigilla la memoria in una data: 1981. È il racconto per immagini di una vita semplice e autentica, che sembra essere stata interrotta improvvisamente. Immagini attraverso le quali sembra quasi possibile ascoltare il suono di un silenzio irreale, quello dell’abbandono.
In questi dodici scatti il racconto dell’abbandono è centrale. Un tesoro prezioso di immagini catturate e riprodotte in un hic et nunc che fissa un luogo e un momento preciso. Un qui e ora in cui il filo conduttore che ha guidato il clic della macchina fotografica è l’attenzione ai borghi, quei borghi che segnano l’origine dei nostri paesi, borghi a lungo trascurati e dimenticati, ma in grado di raccontare una storia e di custodire una memoria che tocca a noi ricordare e tramandare. Radici profonde che parlano di noi, della nostra identità, e di cui è necessario riappropriarsi.