Bergamotto IGP: sabato la terza assemblea pubblica di protesta
Dal Comitato dei Bergamotticoltori reggini
I bergamotticoltori continuano la protesta contro la scelta di Roberto Occhiuto e Gianluca Gallo di boicottare l’approvazione ministeriale dell’Indicazione Geografica Protetta Bergamotto di Reggio Calabria. La terza assemblea pubblica dopo quelle di Roghudi e Locri e dopo il presidio al Consiglio Regionale si terrà a Brancaleone sabato 4 maggio, alle ore 17:30, presso la biblioteca comunale. Anche in questo caso il Comitato dei bergamotticoltori reggini insieme alla Confederazione Produttori Agricoli della Calabria, Liberi Agricoltori dell’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, Conflavoro Agricoltura, sezione Calabria della Nuova Unione Nazionale Cooperative Italiane, Unione Sindacale di Base Lavoro Agricolo e altre sigle, chiamano a raccolta gli agricoltori a sostegno del Comitato promotore per l’IGP Bergamotto di Reggio Calabria presieduto da Rosario Previtera, che ormai ha superato i 500 associati per più di 800 ettari di bergamotteti interessati nell’area vocata. Giuseppe Falcone del Comitato dei bergamotticoltori reggini dichiara: «Distribuiremo e divulgheremo il disciplinare IGP ascoltando anche le impressioni degli agricoltori e soprattutto ancora una volta renderemo pubbliche tutte le criticità del percorso della DOP grazie alla documentazione ufficiale disponibile; un percorso che ormai è chiaro essere irrealizzabile in quanto carente sotto tutti gli aspetti documentali e burocratici, considerando anche il fatto che la procedura istruttoria non è mai stato intrapreso dal Ministero. Siamo sempre più convinti che la questione in atto sia stata orchestrata per far sì che non si ottenesse né la Denominazione di Origine Protetta né l’IGP con il preciso scopo di conservare alcuni interessi consolidati e mantenere la situazione tal quale come è da decenni, naturalmente a discapito degli agricoltori e della filiera bergamotticola. Dopo la prossima assemblea pubblica prevediamo di organizzare una grande manifestazione alla Cittadella se la situazione dovesse rimanere in stallo. Non possiamo essere vittime di spot elettorali e di equilibri eventuali riguardanti le prossime elezioni europee. Auspichiamo infatti che in tempi stretti il governatore Occhiuto e l’assessore Gallo si ravvedano di fronte alla situazione di blocco ormai nota a tutti che rende sempre più ridicolo quello che anche fuori dalla Calabria viene definito il caso bergamotto. Ci dispiace che diverse istituzioni siano state prese in giro e se ne siano rese conto solo adesso e che risulta loro difficile ammetterlo: ma si può sempre, con onestà intellettuale, riparare a favore delle centinaia di aziende del reggino coinvolte. Confidiamo nel nuovo direttore generale del Dipartimento agricoltura e nella recente apertura da parte del presidente Occhiuto verso l’ipotesi di approvare l’IGP e procedere subito dopo all’eventuale trasformazione in DOP, quanto gli studi e le ricerche necessarie esisteranno. L’ottenimento del marchio di qualità IGP ha subìto forti ritardi causando danni non indifferenti ai bergamotticoltori a causa dell’inutile questione imbastita dal Consorzio della essenza DOP denominato Consorzio di tutela del Bergamotto, dalla Camera di commercio e da due associazioni di categoria che a quanto pare non hanno mai visionato il Disciplinare viste le gravi carenze e criticità emerse che rendono la DOP inapprovabile dal Ministero. Appare incredibile che chi dovrebbe tutelare gli interessi degli agricoltori a tutti i livelli in realtà agisca al contrario solo per non ammettere gli errori commessi. Farebbero più figura a fare ammenda. Gli agricoltori se ne sono accorti e noi contribuiremo a far emergere la verità.»