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L’Alta Velocità Calabrese e lo stimolo a investire sul Futuro del Presidente Mattarella

Il silenzio che avvolge l’Alta Velocità in Calabria è diventato assordante, un sintomo inequivocabile dell’immobilismo che permea il dibattito politico sulla questione. Mentre si avvicina la prossima campagna elettorale, ci aspettiamo un breve risveglio di interesse su questo tema, ma la triste realtà è che l’Alta Velocità e qualsiasi miglioramento significativo della linea ferroviaria sembrano destinati a rimanere soltanto progetti su carta.
Il dipartimento regionale trasporti della Confederazione Generale Italiana del Lavoro critica aspramente la retorica vuota e i dibattiti inconcludenti che hanno caratterizzato la discussione sull’argomento. Da anni, si è parlato di tracciati alternativi, di tempi di percorrenza ottimali e di investimenti necessari, ma i risultati tangibili sono stati elusivi. Si è discusso a lungo senza arrivare a una vera azione concreta.
Nonostante gli sforzi di alcuni settori della società civile e sindacale, tra cui la sezione Calabria della CGIL, che hanno cercato di mettere in luce l’importanza di un trasporto ferroviario moderno ed efficiente per la regione, sembra che le priorità del governo e delle istituzioni siano altrove. La cifra sconcertante di oltre 11.000.000 di € necessari per la realizzazione di qualsiasi tracciato evidenzia la gravità della situazione e mette in discussione la reale volontà politica di investire nelle infrastrutture della Calabria.
Il confronto tra i costi stimati per l’Alta Velocità e quelli destinati al controverso progetto del Ponte sullo Stretto, promosso con zelo dal Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, solleva interrogativi sulla coerenza e sulle priorità del governo centrale. Mentre il Ponte sullo Stretto riceve attenzione e risorse, l’Alta Velocità sembra essere stata relegata in secondo piano, se non addirittura dimenticata.
Nel frattempo, il Segretario regionale della CGIL, Angelo Sposato, ha invece sottolineato l’importanza della recente visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alle aziende agroalimentari calabresi nel contesto del 1º Maggio. Questo gesto è stato interpretato come un segnale di sostegno alla dignità del lavoro e alla necessità di investire nelle infrastrutture e nell’istruzione nel Mezzogiorno e in particolare in Calabria.
Sposato ribadisce l’urgente bisogno di investimenti nella cultura, nell’istruzione e nelle infrastrutture sociali e materiali per contrastare la fuga dei giovani e lo spopolamento delle aree interne della regione. Richiama l’attenzione sulla necessità di affrontare temi cruciali come la lotta alla criminalità organizzata, il diritto alla salute e la dignità del lavoro.
La visita del Presidente Mattarella alle aziende produttive è vista come un richiamo alla valorizzazione del lavoro di qualità e alla centralità della persona, contrastando così l’impeto della finanziarizzazione dell’economia che ha contribuito a generare disuguaglianze e povertà.
In conclusione, la sezione regionale della CGIL invita le istituzioni e la classe politica a riflettere seriamente sulle necessità e sulle aspirazioni della Calabria, promuovendo un nuovo umanesimo del lavoro e una guida orientata agli interessi collettivi. Solo attraverso un impegno concreto e coerente, accompagnato da investimenti mirati, sarà possibile garantire un futuro migliore per la regione e per i suoi cittadini.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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